Hand of God – 1×01: recensione

Hand of God: è questo il titolo della nuova serie tv americana ideata da Ben Watkins e prodotta da Amazon Studios con protagonisti Ron Perlman e Dana Delany, famosa per aver interpretato Katherine Mayfair nella fortunata serie televisiva Desperate Housewives. L’episodio pilota, diretto dal regista Marc Forster, è stato reso disponibile il 28 agosto 2014 e nell’ottobre dello stesso anno la casa di produzione Amazon ha ordinato la prima stagione. Una serie tv a cavallo tra il genere drammatico e il thriller psicologico, definita “intrigante” da Tim Goodman dell’Hollywood Reporter, che aggiunge “non si sa di preciso cosa potrebbe accadere in un secondo episodio”.

Ma passiamo alla trama: l’episodio pilota si apre con Pernell Harris (Ron Perlman) nudo al centro di una fontana mentre prega ad alta voce. Non servono i commenti della moglie Crystal (Dana Delany) per comprendere che l’uomo sia vittima di un crollo emotivo dovuto alle condizioni di vita precarie del figlio: quest’ultimo, infatti, è in coma dopo aver tentato il suicidio. La prima volontà di Pernell, dopo essere stato dimesso dall’ospedale, è quella di far visita al figlio ed è proprio qui che assistiamo ad una delle strane allucinazioni che accompagneranno l’uomo per tutta la puntata: ai piedi del letto dove giace il figlio, intrattiene un dialogo con quest’ultimo, che risponde prontamente alle domande del padre (ovviamente è tutto frutto dell’immaginazione di Parnell). Inoltre sembra che il figlio desideri vendetta chiedendo al padre di trovare il colpevole dello stupro avvenuto ai danni di sua moglie.

La scena iniziale di Hand of God

La scena iniziale di Hand of God

L’instabilità di Parnell per le condizioni del figlio si intreccia con la personale conversione alla religione cattolica, ben lontana dal dare supporto e sostegno all’uomo e interessata al fanatismo e ai soldi facili. Corruzione e affari illeciti, però, sono all’ordine del giorno anche nella famiglia Harris, che si trova nel bel mezzo di scambi di favori con il sindaco Robert Boston.

Dana Delany e Ron Perlman in Hand of God

Dana Delany e Ron Perlman in Hand of God

Nel delirio di onnipotenza, accresciuto dal fanatismo del circolo religioso che frequenta, Parnell è convinto di aver trovato il colpevole e lo sottopone ad un interrogatorio. Dopo che si prova l’innocenza dell’agente di polizia messo sotto accusa, Parnell non si arrende e recluta Kyle Dennison, violento e fanatico religioso, per infliggere “la giusta punizione” .

Il finale fornisce diversi punti interrogativi, che ribaltano la visione dei protagonisti costruita nel corso della puntata. Non ci resta che attendere il secondo episodio di Hand of God per sciogliere i nodi di una serie tv che promette colpi di scena e tante sotto-trame da svelare.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3.7
Sceneggiatura - 3.7
Fotografia - 3.7
Recitazione - 4.2
Sonoro - 3.7
Emozione - 3.7

3.8