Gloria Bell: recensione del film di Sebastián Lelio

Con Gloria Bell Sebastián Lelio fa un ritratto non solo femminile, ma dell'intera condizione umana all'interno della società odierna.

Gloria Bell, in uscita nelle sale italiane da giovedì 7 Marzo, è il nuovo film del regista cileno Sebastián Lelio che, dopo il successo di Una donna fantastica (Oscar al Miglior film straniero l’anno scorso), torna riproponendo con un nuovo cast e in una nuova location la sua pellicola del 2013 Gloria, per la quale Paulina García si è aggiudicata il premio per la Migliore interpretazione femminile al Festival di Berlino di quell’anno. Una scelta comune per alcuni registi, che credono di ottenere una migliore visibilità per la propria opera riconfezionandola con un cast più internazionale e ambientandola in un paese più conosciuto; un esempio fra tutti è la pellicola dell’austriaco HanekeFunny Games (1997 e 2007, con un remake shot for shot).

Gloria Bell: l’amore a cinquant’anni è possibile?

Arnold e Gloria

Gloria (interpretata da una brava Julianne Moore) è una donna di mezza età, divorziata e indipendente, che lavora e conduce una vita tranquilla, trascorrendo alcune delle proprie serate solitarie in locali dove si può ballare e conoscere gente, sorseggiando un drink e indossando un bel vestito. Madre di due ragazzi ormai grandi e autonomi, Gloria è anche una nonna affettuosa ma che sa rispettare la privacy della vita privata dei propri figli; una donna matura e realizzata che a volte, umanamente, si sente un po sola.

Gloria

È proprio a una delle sue serate di svago che Gloria conosce e si innamora di Arnold (un perfetto John Turturro), un uomo anche lui divorziato e di mezza età, ex obeso deciso a riprendere in mano la propria vita. Tra i due sboccia una storia d’amore, un sentimento semplice e senza pretese, finché la famiglia di lui comincia a reclamare in modo opprimente le attenzioni di Arnold, in quanto padre di due ragazze immature e per nulla indipendenti. Il sentimento che prova verso Gloria sarà così forte da fargli prendere la decisione giusta?

Gloria Bell: un ritratto non solo femminile

Con Gloria Bell, Lelio permette a un pubblico più ampio di apprezzare il proprio ritratto di una donna moderna: Gloria ha affrontato tutti i passi canonici di una vita e si ritrova, a cinquant’anni, a vedere i suoi figli prendere delle strade non sempre facili (il primogenito si ritrova a dover badare alla casa e al bambino, a causa di una “crisi d’identità” della moglie che l’ha portata a vagare per il mondo, mentre la figlia insegue il suo vero amore trasferendosi in Europa), ad accettare che il suo ex marito si sia risposato, a fare i conti con i problemi sul lavoro. Il regista è molto bravo a cogliere tutti i piccoli tratti che rendono questa donna se stessa e a mostrare allo spettatore la sua delicata condizione di essere umano, in balia degli eventi della vita; nonostante la precarietà del suo equilibrio, Gloria non smette di credere nell’amore, nella possibilità di essere felice.

Gloria spara ad Arnold

Lelio, però, non rappresenta solo la figura femminile ma la condizione umana in sé nella società di oggi: il personaggio di Arnold (che Turturro interpreta magistralmente), è l’emblema della gabbia dell’essere umano in una vita costruita secondo regole che fanno mettere in secondo piano il cuore e i sentimenti, facendo prevalere vincoli malsani e non costruttivi. Gloria Bell si porta dietro una pesantezza di ritmo che è necessaria per la caratterizzazione dei personaggi e ne offre un ritratto davvero realistico. Paulina García è stata molto apprezzata per la sua interpretazione nella pellicola originale, ponendo la Moore a un confronto più marcato: l’attrice americana riesce nell’intento e regala una Gloria da ricordare e che, nonostante le difficoltà della vita, riesce ancora a ballare da sola.

Gloria Bell è in uscita nelle sale italiane da giovedì 7 Marzo, distribuito da Cinema di Valerio De Paolis.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

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