Flora e Ulisse: recensione del film d’animazione Disney+

Un'avventura per tutta la famiglia che traccia una parentesi fantastica all'interno di un rapporto insolito tra una bambina e uno scoiattolo volante.

Flora e Ulisse è un nuovo titolo aggiunto nel catalogo Disney+ e disponibile da 19 febbraio sulla piattaforma. La storia presenta come protagonisti Flora (Matilda Lawler), una bambina appassionata di fumetti e di racconti di supereroi ma anche scaltra e cinica all’occorrenza, e Ulisse, uno scoiattolo ferito da un robot pulitore che scopre di aver acquisito poteri che superano qualsiasi immaginazione. Il rapporto fra i due personaggi cresce di intensità, formando una intesa speciale che non conoscerà ostacoli e andando persino a rendere spettacolari alcuni aspetti del quotidiano e ripristinando l’ordine nella famiglia di Flora. Il film è diretto da Lena Kahn e si concentra unicamente sulla definizione e sull’approfondimento dei due protagonisti, e si offre una visione incantata di un fumetto, nella testa di Flora, che ha la possibilità di prendere vita.

Flora e Ulisse: tutta l’attenzione è rivolta ai due eroi della storia

flora e ulisse recensione film disney+ cinematographe.it

Nel film Disney+ viene tracciata un’idea basilare e avviata con poco background a disposizione: nella scrittura di Flora, una bambina di 10 anni in bilico fra una realtà schietta e uno spunto necessario per introdurre poteri, abilità e capacità straordinarie nella vita di tutti i giorni, abbiamo tutto ciò che serve per creare una storia molto semplice negli intrecci e nelle svolte. Ulisse è lo scoiattolo tenero, maldestro ma portatore di una luce particolare che può risvegliare in Flora la voglia di intraprendere un percorso ragionato, basato sulla fiducia e sulla possibilità di rimettersi in gioco totalmente. Bisogna affrontare una crisi familiare, con Phyllis (Alyson Hannigan) e George (Ben Schwartz), i genitori di Flora, che non hanno più ritrovato una connessione in termini di affetto.

Questo espediente poco approfondito viene messo in disparte, perché l’attenzione deve ricadere sull’influenza esercitata da Matilda Lawler, molto ben preparata nel ruolo, al timone di un progetto che necessita di una rotta predefinita. Il suo rapporto con Ulisse è fondamentale per la riuscita del film: entrambi i personaggi sono spinti dalla presenza dei superpoteri come strumenti validi per riscoprirsi e perfezionarsi con il carattere. Il regno fantastico dei fumetti trova un posto in prima fila davanti al palcoscenico preparato da Flora, esercitando in seguito un’energia scattante ed estremamente positiva lungo tutto il corso della trama imbastita. L’equilibrio viene raggiunto con le due figure primarie che si danno una mano a vicenda nel tentativo di conquistare un target di giovanissimi spettatori in cerca di divertimento.

Solito schema rodato, ma tenuto a bada da un cast che sa come divertirsi sul set

flora e ulisse recensione film disney+ cinematographe.it

Il resto del cast non risulta particolarmente incisivo, e si limita a tenere saldo il piedistallo sulla quale si poggiano Flora e Ulisse. Il titolo parla chiaro: la sceneggiatura vuole spendere più tempo a costruire un forte legame fra due personaggi che non riescono a capirsi a voce, ma attraverso un contatto visivo di rilevante importanza. Gli occhi riescono a trasmettere una gamma di emozioni molto più evidenti, e si va rappresentando il cuore pulsante del titolo Disney+ con una regia sciolta e attenta ai primi piani. Lena Kahn si affida molto alla computer grafica per riprodurre le peripezie affrontate dalla protagonista e dal suo fedele compagno, ma quello che le interessa viene esposto con la massima definizione possibile: il concetto di supereroe nella sua forma più umana del termine.

Aiutarsi a vicenda, sostenere gli sbagli del prossimo per poi riprendersi d’animo con la giusta dose di pazienza, ricominciare a sperare invece che intrappolarsi nel grande schema di una vita programmata. Frammenti di morale possono essere individuati lungo lo svolgimento, ma non vanno a sovrastare gli intenti goliardici e giocosi dell’intero cast a disposizione. Da segnalare, come principale difetto riscontrato, una sovrabbondanza di inserti slapstick per allungare il minutaggio; un’operazione che potrebbe perdere di efficacia raggiungendo le battute finali, ma gestito adeguatamente da un duo di protagonisti e da ruoli di supporto divertiti e spensierati nel raccontare una storia di amicizia coinvolgente e sostenuta da valori incoraggianti.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

2.8