Flamin’ Hot: recensione della comedy Disney+ diretta da Eva Longoria

Il film originale targato Disney+ Flamin’ Hot racconta una storia di successo bottom up, sull’importanza di avere una visione e di dare spazio alla giusta voce nella testa. Il lungometraggio con Jesse Garcia e Dennis Haysbert segna il debutto alla regia di Eva Longoria, attrice celebre per aver interpretato il ruolo di Gabriella Solis nella serie tv ormai cult Desperate Housewives. L’opera prima di Longoria è una comedy familiare con inserti fantasy che si ispira al libro di memorie A Boy, a Burrito and a Cookie: From Janitor to Executive di Richard Montañez, quindi alle storie di vita di Montañez e di sua moglie Judy. Il protagonista del nuovo titolo Disney+ è un uomo messicano-americano, il cui duro lavoro e l’amore per la sua cultura ispirano un marchio nuovo di snack che lancia l’uomo ai vertici del marketing di Frito-Lay. C’è più finzione che verità, ma il film riesce a stuzzicare l’attenzione del pubblico e a tenere il ritmo a colpi di bluff e di ironia.

Flamin’ Hot: un inserviente latino-americano agguanta il sogno americano, rivoluzionando l’industria degli snack e risollevandola dalla crisi

Lo script di Flamin’ Hot utilizza la voce fuori campo di Richard (interpretato da un simpatico e anche molto bravo Jesse Garcia) per spruzzare battute e smussare i bordi ruvidi della narrazione. La vicenda di Richard ci viene raccontata attraverso un montaggio accelerato, quindi nell’abbreviazione progressiva delle inquadrature che consentono all’opera di rappresentare accanto al mondo “fisico” anche quello irreale o immaginario. Infatti, oltre ad essere retto da una sceneggiatura che sa essere divertente e profonda, cofirmata da Lewis Colick (Cielo d’ottobreSegui il tuo cuore) e da Linda Yvette Chávez (creatrice/scrittrice di Gentefied), il film si arricchisce di scenette fantasy. Si segue Richard, dalla sua infanzia come un precoce disadattato che vende burritos ai compagni di classe bianchi alla breve parentesi di adolescente turbolento impegnato in furti e spaccio di droga, fino a quando diventa un adulto padre di famiglia che lavora instancabilmente per ritagliarsi il sogno americano insieme a tutti quelli che ama. Il nostro protagonista è cresciuto senza istruzione, ma usa la sua curiosità, il suo spirito di iniziativa e la sua eredità messicana per creare un nuovo prodotto: i famosi Flamin’ Hot Cheetos il cui successo globale arriva a sconvolgere, a risollevare le sorti dell’industria e a salvare tantissimi posti di lavoro.

Una storia motivante al peperoncino

Longoria si serve del mezzo televisivo per parlare del fenomeno del bullismo razzista e della violenza delle bande, per focalizzare l’attenzione su un problema ancora irrisolto nella società in cui viviamo. E ci riesce bene grazie a questa storia potente che parte proprio dalla curiosità e dall’umiltà, da quelle soft skills inaspettate e capaci di fare la differenza fra fallimento e successo; grazie anche a un cast di attori con volti comuni e genuini, guidato da un meraviglioso Jesse Garcia; e a momenti magnetici (ad esempio, quando Montañez crea insieme a tutta la sua famiglia la salsa al peperoncino perfetta).

Flamin’ Hot: conclusione e valutazione

Si accetta una certa quantità di licenza creativa quando si tratta di film ispirati a storie vere. E sembra che l’ascesa dal basso verso l’alto del vero Montañez sia indipendente dal suo livello di coinvolgimento con lo spuntino in questione. Ma, a questo punto, poco importa. Il film è stato girato con competenza e riesce a toccare le corde del cuore. Il protagonista balla il rock and roll con Judy – la sua Chica Alborotada -, e passa dall’essere uno senza dinero (Yo quisiera estar ahi, mas No tengo dinero – mi piacerebbe esserci, ma non ho soldi) – attraverso i punti della trama potenzialmente drammatici ( tra cui violenza domestica, povertà, possibili pene detentive e razzismo) – a pezzo grosso del settore. Flamin’ Hot riesce a difendere fino alla fine il suo ottimismo, che prevale anche nel discorso utilizzato da Montañez per “vendere” ai dirigenti il suo prodotto (la sua innovazione), con un esempio semplice ma efficace di marketing storytelling raccontato attraverso scene giocose. Lo immaginiamo come il centro di una sitcom, Richard diventa una specie di angelo vendicatore o un eroe degli anni ’80; e la spensieratezza di tutto questo è più sottile di una patatina Frito Lay.

Flamin’ Hot è disponibile in streaming su Disney+ dal 9 giugno 2023.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.5