FFF17 – Ethel e Ernest: recensione del film d’animazione

Ethel & Ernest è un piccolo gioiello d'animazione, una lettera d'amore che Raymond Briggs fa ai genitori.

Ethel & Ernest è un film d’animazione basato sull’omonima graphic novel di Raymond Briggs, diretto da Roger Mainwood, in concorso al Future Film Festival di Bologna. 

Ethel & Ernest racconta la storia delle vite dei genitori di Raymond Briggs, dal loro primo incontro, nel 1928, alla nascita di un figlio, fino alla fine dei loro giorni. Tutto un amore durato quarant’anni, sullo sfondo della vita londinese, attraversata dalla guerra, dalla rivoluzione laburista fino ai momenti più determinanti del ventesimo secolo.

Ethel & Ernest

Ethel è una cameriera, molto precisa e timida. Un giorno conosce un ragazzo, Ernest, un giovanotto che di lavoro fa il lattaio, espansivo e giocoso, che ben presto la invita ad uscire. I due si piacciono fin da subito e dopo qualche tempo si sposano e vanno a vivere assieme.

Gli anni londinesi fanno ben sperare, nonostante l’ombra della grande depressione, chiunque appartenga alla classe media può permettersi, a piccoli sorsi, una casa ampia in cui poter stare, con tutti i comfort che la modernità porta con sé, dalla luce, al gas agli elettrodomestici più in voga.

Ethel & Ernest

Con la nascita di Raymond, si affaccia sull’Europa e su Londra la minaccia di Adolf Hitler e di una guerra che potesse distruggere la loro serenità e il loro quotidiano che con grande sacrificio avevano portato a termine. L’Inghilterra attraversa un periodo non troppo felice, con i rincari e le limitazioni del cibo; Ernest comincia ad avere simpatie socialiste e a fronteggiare solo idealmente per i laburisti, mentre Ethel, molto più risoluta, non concede particolari entusiasmi verso i movimenti proletari.

Raymond cresce ed è un ragazzo molto intelligente e portato per il disegno, così durante gli anni del liceo, molla tutto per iscriversi ad una scuola d’arte. Ethel ed Ernest rimangono sempre assieme, la vita inglese cambia, prospera, stravolge ma loro rimangono identici e affiatati, vivendo il volto di una nuova Inghilterra con lo stesso indiscutibile amore.

Ethel & Ernest

Raymond Briggs confeziona un’opera intima, preziosa che grazie alla mano visiva di Roger Mainwood viene traslata dalla carta al cinema con credibilità e fedeltà alla graphic novel originale, un prodotto strabiliante, che tocca nel profondo per la sua purezza, la sincerità e la meraviglia di narrare di due persone straordinariamente ordinarie.

Londra è guardata dalla finestra di una casa in periferia, l’occhio non si sposta mai per un secondo dal microcosmo familiare, l’affiatamento e il legame sono illustrati e narrati con emozione ed è molto toccante osservare come la vita sociale, politica di una generazione che ha vissuto tutto il novecento venga assorbita e commentata prima da una coppia di giovani sposi e poi da un unico essere, che dopo anni di matrimonio e amore sa ancora stupirsi e apprezzare ogni piccolo gesto.

Ethel & Ernest è un piccolo gioiello d’animazione, una lettera d’amore che Raymond Briggs fa ai genitori

Ethel & Ernest

Ethel & Ernest è un piccolo gioiello d’animazione, una lettera d’amore che Raymond Briggs fa ai genitori, un omaggio alla storia, alla sua storia, a Londra, alla madre che ricorda con visibile tenerezza con il suo uncinetto alla mano e il pettine in una tasca, e al padre, quell’uomo operoso e compassionevole.

Raymond Briggs crea un ritratto di un’epoca che sembra sbiadire dalle menti del nuovo millennio ma che nella sua testa è fisso nella memoria, un ricordo che non può star fermo, che ha deciso di realizzare e donare al mondo, un piccolo regalo fatto di verità, arte ed anima.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 4

3.7