End of Justice – Nessuno è innocente: recensione

Il regista Dan Gilroy esplora nuovamente gli anfratti dell'animo umano in un film non esente da difetti.

End of Justice – Nessuno è innocente, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival, è il secondo lungometraggio di Dan Gilroy che, dopo Lo sciacallo – Nightcrawler, torna con un protagonista eccentrico e borderline interpretato da un bravo Denzel Washington, già candidato all’Oscar come Miglior attore.

Los AngelesRoman J. Israel è un avvocato di mezza età che lavora in un piccolo ma importante studio penale; con un passato da attivista per i diritti civili, svolge con accuratezza maniacale il lavoro d’ufficio, affrontando ogni caso in tutte le possibili sfumature legali e morali. La morte improvvisa del suo socio, la “faccia” pubblica dello studio, costringerà Roman a un inevitabile scontro con la realtà esterna, decisamente lontana e diversa rispetto ai saldi principi imparati con lo studio e gli anni di lavoro.

End of Justice – Nessuno è innocente: un legal thriller esistenziale

End of Justice - Nessuno è innocente Cinematographe.it

Roman J. Israel

L’offerta di lavoro da parte di George Pierce (un bravo Colin Farrell che tiene testa all’ottima interpretazione di Denzel Washington), allievo e amico del defunto socio di Roman, offrirà a questi una possibilità di cambiamento radicale e una nuova prospettiva. Ma il richiamo della propria natura e l’incontro con Maya (Carmen Ejogo), una giovane attivista volontaria, rimetterà in discussione la vita e le idee di Roman J. Israel (questo il titolo originale della pellicola).

Il regista statunitense torna a indagare gli anfratti dell’animo umano con una pellicola che deve la propria riuscita quasi esclusivamente al cast. Se infatti in Lo sciacallo – Nightcrawler l’analisi della personalità del protagonista era interessante e offriva un punto di vista crudo e pregnante sull’attività giornalistica, in Nessuno è innocente il personaggio protagonista risulta ingabbiato nel suo stesso carattere, impedendo al resto della storia di evolversi in modo credibile, concentrandosi eccessivamente su una caratterizzazione che Gilroy non ha saputo gestire.

End of Justice – Nessuno è innocente: dialettica tra legge e realtà

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Roman e George

La diatriba alla base di Nessuno è innocente è semplice: è più importante essere coerenti con se stessi a costo di isolarsi (quasi) completamente dal mondo esterno o cercare di adattarsi per non soccombere? La risposta, scontata, apparirà allo spettatore sul finale, dopo una serie di situazioni alquanto imprevedibili e sconnesse fra loro. Un peccato, dato che lo spunto iniziale è molto interessante, soprattutto alla luce di un sistema giudiziario (quello americano) che non vede quasi più processi in aula ma accordi/patteggiamenti in sede preliminare, impedendo quindi effettivamente agli imputati di avere un processo equo ed essere giudicati da un giuria di propri pari (fondamento cardine dell’ordine giuridico statunitense).

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Maya

Quello che permette alla pellicola di essere vista, seppur come un mero prodotto di intrattenimento ai confini fra il legal thriller e il drammatico, è il lavoro del cast: non solo Denzel Washington si supera offrendo un’interpretazione totalitaria e centrale (oltretutto con un personaggio diverso rispetto a quelli a cui lo spettatore è abituato) ma anche Colin Farrell, nei panni del capo di un prestigioso studio legale, riesce non solo a tenere testa al collega ma fornisce più spunti di riflessione con il suo personaggio, la cui crescita è decisamente più naturale e spontanea di quella di Roman.

Il rischio di Gilroy è stato puntare tutto su un personaggio troppo eccentrico, affidandolo a un attore che sì, ha salvato da una parte la pellicola (la sua presenza attirerà sicuramente molti spettatori), ma dall’altra parte ha “rubato” alla trama il proprio ruolo fondamentale, svilendone la struttura.

End of Justice – Nessuno è innocente è in uscita nelle sale da giovedì 31 Maggio, distribuito da Warner Bors.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.7