Durante la tormenta: recensione del film Netflix di Oriol Paulo

Un thriller spagnolo abbastanza avvincente, ma che non riesce ad intrigare fino in fondo.

Durante la tormenta è un film spagnolo del 2018 diretto da Oriol Paulo, disponibile su Netflix dal 22 marzo, con Adriana Ugarte, Chino Darín, Javier Gutiérrez, Álvaro Morte, Miquel Fernández e Nora Navas.

La storia ci porta nella di vita di Nico, un dodicenne che la notte del 9 novembre 1989 muore dopo aver assistito ad un omicidio. Nico è un ragazzino appassionato di musica che spesso si registra con la sua videocamera mentre strimpella la chitarra. La sera del 9 novembre, mentre si sta scatenando una tempesta molto violenta, Nico sente provenire un gran trambusto dalla dimora del suo vicino di casa, Angel Prieto; deciso a scoprire cosa sta succedendo, si intrufola all’interno della casa e trova la moglie dell’uomo morta. Alla visione di quella scena orribile, Nico, spaventato e atterrito, corre subito verso l’uscita e va in strada dove, malauguratamente, un auto lo travolge e lo uccide.

25 anni dopo una nuova famiglia si trasferisce in quella stessa casa, una famiglia composta da Vera, David e la figlia Gloria. Vera rinviene nell’abitazione una televisione molto vecchia con la telecamera e le cassette che appartenevano a Nico. Mentre sta osservando in televisione una cassetta di Nico che suona la chitarra, le appare in video quel bambino dodicenne che la osserva. Incredibilmente, durante una tormenta simile che imperversò quella sera del 1989, Nico e Vera riescono a parlare come se fossero in collegamento. Ciò che Vera non immagina è che ogni sua azione avrà conseguenze tragiche e imprevedibili.

Durante la tormenta: l’avvincente thriller di Oriol Paulo

Durante la tormenta Cinematographe.it

Durante la tormenta è un thriller spagnolo abbastanza avvincente, che ci porta in due realtà parallele che, a causa di una falla nel continuum spazio-temporale, comunicano tra loro scatenando effetti sconvolgenti incredibili. Il film di Oriol Paulo riprende temi come il viaggio nel tempo, i wormhole, che sono stati adoperati ampiamente in moltissimi film di fantascienza, basti citare Contact, 2001: Odissea nello spazio e Interstellar. Questa pellicola ha l’arduo compito di portare avanti una doppia narrazione che si nutre di altrettante storie che si intrecciano tra loro attraverso connessioni e schemi temporali diversi, che nonostante tutto si lascia seguire molto facilmente: due epoche distinte che si sovrappongono e due viaggiatori che sopravvivono e comunicano attraverso una vecchia televisione.

Un antico proverbio cinese dice che il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo, il cosiddetto effetto farfalla. Tutto questo è chiaramente esplicitato nella pellicola che mostra come un’azione, un cambiamento che altera gli eventi del passato, possa stravolgere ogni cosa. Giocando con questo ragionamento, presente anche nel film Frequency in un certo modo, il regista spagnolo Oriol Paulo costruisce un thriller con omicidi e indagini criminali, attraverso una narrazione che non può essere attribuita solo a un genere: c’è la fantascienza, ma anche il noir e il dramma familiare.

Durante la tormenta: un film deludente che precipita verso un epilogo senza nerbo

Durante la tormenta Cinematographe.it

Il mondo del cinema ci ha spesso mostrato storie straordinarie che nelle loro trame sono riuscite a raccontare avventure nel tempo particolari, realtà alternative, dimensioni parallele e wormhole. Molto di questi film spesso è frutto di un’abile commistione tra scienza e fantascienza. La forza di queste narrazioni è che ogni dettaglio deve essere coerente, credibile ma anche intuitivo e allo stesso tempo non deve perdere la sua spettacolarità, il suo potere sbalorditivo. Ed è proprio questo che in un certo senso manca a questo film. La pellicola non spiega praticamente nulla: fa accenno unicamente ad una tempesta che dovrebbe essere la causa di questa falla nello spazio tempo.

Il film si fa carico solo delle conseguenze che l’azione compiuta da Vera produce in entrambe le realtà vissute dai protagonisti, senza approfondire le cause e i motivi di tale condizione. Durante la tormenta tenta di colmare le sue mancanze fantascientifiche portando avanti una storia di indagini criminali: l’anima thriller è sicuramente più vivida e presente rispetto a quella fantascientifica. Il desiderio instancabile di dover tenere in equilibrio sullo stesso piano diversi generi, pur abbracciando narrativamente e visivamente solo uno, non fa altro che far naufragare la concitazione della storia.

Nonostante alcuni colpi di scena, gli intrighi e il senso di alienazione continua che la protagonista Vera sente e soffre durante tutto il film, la pellicola non riesce ad intrigare fino in fondo, le scene spesso sono piatte e ripetitive: tutto questo non fa altro che far scapicollare il film verso un epilogo ampiamente prevedibile e senza nerbo.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2
Emozione - 3

2.5

Tags: Netflix