Diplomacy – Una notte per salvare Parigi: recensione

Dell’indiscutibile fascino di Parigi ne abbiamo già parlato a lungo raccontando qualche film di Woody Allen. Una città scintillante, intensa, romantica che ha corso il rischio di essere rasa al suo durante la Seconda Guerra Mondiale. E’ questa paura che anima Diplomacy diretto da Volker Schlondorff, presentato al 64esimo Festival Internazionale di Berlino. Il film uscirà nelle sale il 21 Novembre 2014.

Una notte per salvare Parigi. Quella tra il 24 e il 25 Agosto 1944. Mentre gli alleati, poco prima dell’alba, entrano nella capitale francese, il generale tedesco Dietrich von Choltitz si appresta ad eseguire gli ordini di Adolf Hitler: far saltare in aria i ponti e i monumenti della città, causando la completa distruzione. Questo fortunatamente non si è realizzato e la storia ci ha consegnato una Parigi sana e salva in tutto il suo splendore.
Cosa ha fatto desistere il generale dall’eseguire l’ordine? La sua lealtà verso il Terzo Reich era indiscutibile. Saranno state veramente le parole del console svedese Raoul Nordling a fargli cambiare idea?

Diplomacy

Diplomacy è incentrato interamente su quella notte e sul dialogo che avviene tra il generale tedesco Dietrich von Choltitz e il console svedese Raoul Nordling. I due dibattono e riflettono su autorità e responsabilità. Entrambi hanno a cuore le sorti dei propri cari e credono nella follia di tale piano. Von Choltitz crede fermamente nell’obbedienza gerarchica e nel dovere. Raoul Nordling sostiene, invece, che qualsiasi contrasto può essere risolto e discusso con la forza delle parole e non delle armi.

Noi sappiamo che Parigi non verrà mai distrutta, ma il regista dà una spiegazione, del tutto personale, alla ragione per la quale ciò non accadde. Quello di Volker Schlondorff, Premio Oscar e Palma d’Oro a Cannes nel 1979 con il film Il Tamburo di Latta, è un film storico, nonostante l’incontro al centro del film non sia avvenuto realmente. O almeno non vi sono testimonianze o prove a riguardo. Si sa per certo che i due si sono visti più volte nei giorni precedenti il 24 Agosto 1944 all’Hotel Meurice e spesso hanno fatto uno scambio di battute sulla bellezza di Parigi e del pericolo che la città stava correndo. Se il generale Von Choltitz avesse eseguito l’ordine di Hitler, non solo non avremmo mai potuto vedere Parigi, ma l’Europa così come la conosciamo non sarebbe esistita.

Diplomacy

A guidare il film sono due attori raffinati come Andre Dussollier e Niels Arestrup. “Lei cosa farebbe al mio posto?” e’ questa la frase dalla quale questi due grandi del cinema iniziano la loro recita. Un’interpretazione sublime e magistrale. Non un piega fuori posto, un tono eccessivo, una parola di troppo o troppo scontata. Il tutto in un film forte, riflessivo ed evocativo.

Giudizio Cinematographe

Regia - 3.7
Sceneggiatura - 3.2
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.7
Sonoro - 3.2
Emozione - 3.7

3.5

Voto Finale