Cosa fai a Capodanno? – recensione

Cosa fai a Capodanno? è l'opera prima di Filippo Bologna, che cerca di mixare la commedia ai vari generi, ma non ottiene l'effetto sperato.

Cosa fai a Capodanno? è la domanda più insopportabile che, almeno una volta l’anno, torna a tormentarci. Non basta l’aver già passato ore interminabili ad un tavolo pieno di famigliari, sperando che quei chili di troppo assunti durante il Natale vengano diluiti mentre addenti ancora un’altra fetta di panettone. Cosa si potrebbe aggiungere di peggio, allora, in uno dei periodi festivi più disagevoli dell’anno? “Perché non un film?” Si sarà risposto Filippo Bologna, autore e regista alla sua opera prima, che passa dietro la macchina da presa dopo un percorso nella sceneggiatura. E così quella domanda che tutti odiamo diventa il titolo di un film che, probabilmente, sarà destinato ad avere medesima fine.

È il 31 dicembre, fuori c’è la neve e in una baita lontana da sguardi indiscreti sta per svolgersi un piccolo segreto peccaminoso. O meglio, questo era il programma iniziale, prima che Mirko (Luca Argentero) e Iole (Ilenia Pastorelli) si introducessero in una casa di montagna per svaligiarla. Un piccolo intoppo per una serata che sarebbe dovuta essere all’insegna dello spirito scambista, scombussolata piuttosto dai due ladri e dall’arrivo degli ospiti, chi più e chi meno pronto a fare festa, ma innegabilmente tutti aggrappati ai loro misteri.

Cosa fai a Capodanno?: ecco il trailer ufficiale 

Cosa fai a Capodanno? – L’irreale che diventa trashcosa-fai-a-capodanno cinematographe

È un’aria irreale quella che si crea all’interno di Cosa fai a Capodanno?. Irreale dentro e irreale anche fuori, quando un alone di incredulità diventa come una cappa che sovrasta la testa del pubblico. Una pesantezza che piomba dall’alto e lascia sconvolti gli spettatori, che poche altre volte avranno visto nel cinema contemporaneo – italiano e non – un così inadatto e spropositato uso del genere, prendendolo, spezzettandolo, riadattandolo e, infine, distruggendolo. Non una decostruzione sapiente che ricerca, nella frammentazione, nuove visioni con cui raccontare attraverso il cinema, ma un ammasso di robaccia che raggiunge con imbarazzo picchi spropositati. Un abuso di eccessività tale che il trash che fuoriesce diventa tangibile in maniera stupefacente, facendo di ogni minuto che passa un tassello in più verso il confezionarsi di un prodotto grossolano e godereccio.

Le intenzioni di Cosa fai a Capodanno? sono tutte sbagliate. Il citazionismo inconcludente, che parte dalla scrittura e va poi riflettendosi nella regia, non solo non riesce a sortire l’effetto di modernità e cinefilia desiderato, ma sembra essere piuttosto la parodia di una determinata tipologia di cinema che, in verità, si ritrova a prendere in giro soltanto se stessa, diventando macchietta in un meccanismo che precipita in giù, a caduta libera.

Cosa fai a Capodanno? – Per favore, lasciamo in pace il generecosa-fai-a-capodanno cinematographe

Noir, western, erotico, anche un pizzico di inutile e gratuita fantascienza. Un calderone di spettri che contribuiscono a costruire un B Movie da cento e lode. Peccato però che le aspirazioni di Filippo Bologna fossero mirate a puntare ben altro. Un tentativo di discorso cinematografico autolesionista, in cui le speranze riposte dall’autore trasmigrano, andando a configurare Cosa fai a Capodanno? come un già possibile futuro stracult. Niente possono fare gli attori, che ce la mettono tutta, forse persino anche troppa, per un film che non rende giustizia alle loro capacità né a quelle del mezzo espressivo che si vede impunemente tirato in ballo.

Quando la prossima volta vi domanderanno quali saranno i vostri piani per il Capodanno o l’ultimo dell’anno sembra avere la stessa piattezza di tutti gli altri giorni, ricordate: c’è sempre una festa migliore da qualche altra parte. Ma state pur certi che la vostra è sicuramente meglio di quella di Cosa fai a Capodanno?.

Il film è al cinema dal 15 novembre 2018 con Vision Distribution.

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Regia - 1
Sceneggiatura - 1
Fotografia - 1
Recitazione - 2
Sonoro - 1
Emozione - 1

1.2