Codice Carla: recensione del documentario sull’étoile Carla Fracci

Daniele Lucchetti dirige un racconto delicato, profondo e intimo su Carla Fracci, ballerina immensa, icona di raffinatezza ed eleganza. Prodotto dalla Nexo digital, il documentario è disponibile in tutti i cinema unicamente il 13, 14 e 15 novembre 2023.

Codice Carla, con la regia di Daniele Lucchetti, è un film che mette in scena la vita intensissima di un’artista che ha vissuto la propria arte come “strumento assoluto” del suo essere. Carla Fracci è stata la ballerina per eccellenza; il suo un corpo che nell’esercizio quotidiano, nel dolore del sacrificio continuo e perseverante, nella filosofia “fisica “che abbatte i confini tra umano e sovrumano, si è trasformato in simbolo di libertà incorporea e allo stesso tempo carnale trasformando la sua arte in una metafora di spiritualità.

Grazia ed eleganza: l’analisi grammaticale di una comunicazione corporale

Codice Carla;
Cinematographe.it

Codice Carla è un documentario che celebra il ricordo di un “simbolo” di grazia ed eleganza, di una “creatura” che ha donato all’arte il concetto una bellezza eterea, pura, astratta. Una fatica quotidiana dalla tecnica aritmetica, dalla grammatica dalle regole ferree, all’interno di un’indole naturalmente preposta ad un’arte di cui Carla, l’étoile, appare come immagine intramontabile ed unica, contenitore immenso di una passione esplorata in tutte le sue declinazioni, in tutti i suoi contasti.

Molti gli aneddoti che narrano la sua vita: dall’infanzia all’arrivo alla Scala in un periodo durante il quale bisognava ripararsi dalle atrocità della guerra, difendersi e proteggere da un mondo che aveva smarrito le coordinate dell’Umanità. Ma ballerini si nasce e l’esercizio quotidiano, a volte violento e insopportabile è lo strumento per mettere le ali a chi si muove, muove il corpo, la mente e l’anima, in punta di piedi in un gioco espressivo di grande femminilità, di pura corporeità in spazi che si trasformano in isole metafisiche.  

L’artista, l’amore, i legami, la complessità della vita a sipario chiuso

Codice Carla;
Cinematographe.it

Codice Carla non è la celebrazione di un’artista (sicuramente la Fracci sempre schiva non avrebbe apprezzato), è la scoperta della persona, dei suoi legami, delle sue intimità.

Un’immagine che spiega la complessità che un’artista vive nella sua sfera familiare: il connubio tra due mondi che richiedono forme diverse, anime diverse ma lo stesso coinvolgimento; due mondi diversi che si sfiorano e si nutrono dello stesso elemento.  

Carla Fracci ha saputo con “naturale quiete” essere una donna d’espressione in anni di mutismo ideologico, imposizioni di partito e pensiero; essere “determinante” come lo è stata lei significa una capacitò di complementarità unica, una capacità di armonizzare i contrasti e di abbattere il divario che esiste in contesti antitetici per natura.  Chi la commenta dice di lei che era una donna che viveva la quotidianità come tutti noi; nella danza e con la danza riusciva ad equilibrare tutto spinta da un desiderio di un incontro e fusione l’astrattismo e la corporalità radicati in lei con la grazia che sulle sue punte si trasformava in magia.

Codice Carla: valutazione e conclusione

Codice Carla percorre le note artistiche di una diva (o antidiva) con la partecipazione di grandi esponenti della danza classica e non solo, tra cui Roberto Bolle, Alessandra Ferri e Sabrina Bagnato e ancora Carolyn Carlson, Jeremy Irons e la grande Marina Abramovic e, il figlio Francesco Menegatti.

Codice Carla, è l’apologia di una vita straordinaria, di una donna divenuta suo malgrado un’icona.
Una donna che ha vissuto la sua passione nel culto della disciplina, nell’attenta teatralizzazione di un’arte “tenera e pura”, dentro i contenitori rigidi, pesanti, faticosi di esercizi studiati nei ritmi e nei battiti di un’anima delicata e sensibile al respiro del tempo.

A noi un’ultima volta, la sua innata morbidezza resa eterna da una Thom Yorke che canta per lei creando una forte connessione emotiva con un pubblico che ancora, a due anni dalla morte, contempla il suo candore.
Codice Carla è un documentario che si muove sulle linee parallele di una vita piena, scena e realtà, fino a sublimarla, elevando l’artista all’eternità, celebrandola come un’antica dea destinata all’eternità! 

Codice Carla, prodotto dalla Nexo Digital, è al cinema il 13, 14 e 15 novembre 2023.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Sonoro - 4
Emozione - 4

3.4