Ci vuole un fisico: recensione del film di Alessandro Tamburini

Con Ci vuole un fisico, una commedia sentimentale priva però della sdolcinatezza estrema o del cliché dell’amore a prima vista, Alessandro Tamburini dà voce a tutti i “bruttini” del mondo.

Tutti noi, almeno una volta nella vita ci siamo sentiti brutti, rifiutati, non abbastanza per la bella o il bello di turno. Pronti a sopportare qualsiasi cosa pur di farci notare dalla persona giusta, a volte abbiamo permesso addirittura che ci sfruttassero, perdendo un po’ della nostra dignità. Con Ci vuole un fisico il regista e attore Alessandro Tamburini dice basta, dando finalmente voce a tutti i “bruttini” meno apprezzati perché ritenuti non in linea con i canoni di bellezza del momento. Ma non sempre la bellezza esteriore è accompagnata da quella interiore e Alessandro e Anna lo scopriranno nel giro di una notte.

Ci vuole un fisico: tutto in una notte

Ci vuole un fisico Cinematographe.it

Alessandro (interpretato dallo stesso regista Alessandro Tamburini) è un ragazzo insicuro, un po’ timido, non a suo agio con il suo corpo ma soprattutto con le donne, dalle quali si fa facilmente mettere in soggezione. Anna invece (interpretata da Anna Ferraioli Ravel) è più sicura di sé, vivace e attiva, ma la sua forza apparente è solo una corazza con la quale la ragazza cerca di proteggersi dalle cattiverie del mondo esterno. Due ragazzi differenti ma allo stesso tempo simili, perché convinti di non essere abbastanza belli per gli altri (anche se nessuno dei due lo ammette davanti all’altro).

Alessandro e Anna si trovano nello stesso ristorante, tutti e due da soli al tavolo, in attesa dei loro “belli”. A entrambi però i rispettivi accompagnatori danno buca. Ormai scoraggiati, i due si recano in bagno dove si incontrano, o per meglio dire scontrano: questo sarà l’inizio di un’avventura che durerà tutta la notte, che potrebbe però rivelarsi la più importante delle loro vite.

Corse in motorino, risse, balli sfrenati in discoteca e svenimenti: il viaggio di Alessandro e Anna in Ci vuole un fisico è ricco di imprevisti e problemi improvvisi da risolvere, oltre al fatto che i due non si sopportano. Inizialmente infatti Alessandro è molto infastidito da questa ragazza leggermente invadente: non è bellissima, una da “nove” come direbbe lui, per cui non si sente assolutamente in imbarazzo. Anna è come lui, quindi è libero di esprimersi liberamente. Dal canto suo lei dà sfogo a tutta la sua iperattività, trascinando il ragazzo da una parte all’altra della città senza una meta precisa.

Ma proprio attraverso questa rocambolesca avventura i due impareranno lentamente ad aprirsi e a raccontarsi l’un l’altra: Alessandro è innamorato di Francesca, una bellissima ragazza conosciuta all’università alla quale ha scritto l’intera tesi, che doveva consegnarle proprio durante la cena; Anna ha perso 30 chili in 3 mesi per l’uomo di cui è innamorata, convinta che così gli sarebbe piaciuta di più. Due persone insicure, pronte a tutto pur di ricevere le attenzioni sperate da coloro che amano, ma che in realtà non si rendono conto di quanto siano belli così come sono.

E proprio durante questa notte incredibile i protagonisti impareranno a conoscersi ma soprattutto ad apprezzare l’altro. Alessandro e Anna affrontano insieme un percorso di crescita, durante il quale dovranno fare i conti con i loro demoni e le loro paure, fino ad arrivare all’alba completamente cambiati.

Alessandro e Anna sempre in primo piano in Ci vuole un fisico

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Il volto, le espressioni e i sentimenti dei protagonisti di Ci vuole un fisico riempiono lo schermo fin dall’inizio del film: la macchina da presa li segue, li analizza e li mette vicino anche quando i due ancora non si conoscono. È attraverso i loro primi piani che ci accorgiamo lentamente della loro crescita, del cambiamento che sta avvenendo in loro durante la notte. Affrontando di petto la realtà e coloro che li hanno fatti sentire cosa da poco, Alessandro e Anna sono protagonisti di un vero e proprio processo di presa di coscienza di sé.

La consapevolezza di se stessi, del proprio corpo ma soprattutto della propria bellezza, avviene poi attraverso il più sincero degli specchi: lo sguardo di uno sconosciuto. È solo grazie all’altro che entrambi capiscono finalmente quanto valgono; è solo quando è l’altra persona, appena conosciuta e che quindi risponde con sincerità estrema, fa notare che c’è qualcosa che non va nella situazione attuale, che i due capiscono che è arrivato il momento di reagire.

Ci vuole un fisico è una commedia sentimentale, senza però la sdolcinatezza estrema o il cliché dell’amore a prima vista. Più che innamorarsi immediatamente l’uno dell’altra, per prima cosa Alessandro e Anna imparano ad amare loro stessi, andando contro tutti i pregiudizi di una società che, stando a dei canoni stabiliti non si sa bene da chi, ha deciso che loro non sono abbastanza belli. Al contrario di quanto pensino tutti invece, entrambi imparano che, a modo loro, sono bellissimi.

Ci vuole un fisico è in uscita nelle sale italiane dal 3 maggio con CSC Production e Rai Cinema. Nel cast anche Francesca Valtorta, Niccolò Senni, Gianpaolo Frabrizio e Claudio Bigagli.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3

2.9