Califano: recensione del film su Franco Califano con Leo Gassman

Califano, diretto da Alessandro Angelini, racconta la vita di Franco Califano, interpretato da Leo Gassman, alla sua prima esperienza sul set.

Califano è il quarto film di Alessandro Angelini, affacciatosi al cinema con i primi documentari degli anni 2000 e noto anche per la regia di numerose miniserie e serie televisive. Califano è un film biografico e che presenta un racconto inedito di un’artista, paroliere, poeta e cantautore italiano, Franco Califano. Tratto dell’opera Senza manette e scritto da Isabella Aguilar e Guido Iuculano, Califano andrà in onda su Rai 1 in prima serata, l’11 febbraio 2024. Prodotto dalla Greenboo Producation in collaborazione con Rai Fiction, Califano vede nel cast una serie di volti già noti del piccolo e grande schermo italiani e nuovi nomi alla prima esperienza cinematografica, in particolare il protagonista Leo Gassman, affiancato da Giampiero De Concilio, Jacopo Dragonetti, Valeria Bono, Angelica Cinquantini, Celeste Savino e moltissimi altri.

Le vite e quella mai raccontata di Franco Califano

Califano - cinematographe.it

Si parte dal 1984 che verrà ricordato come l’anno concerto mai avvenuto al Teatro Parioli di Roma e che segna un punto di svolta, un momento difficile nella vita di Franco Califano. Arrestato di fronte a fan e fotografi, si torna poi indietro nel tempo, ancor prima di poterlo definire agli albori di quella carriera che lo renderà famoso: inizialmente come un grande poeta, e poi come uno dei maggiori e più amati cantautori italiani. Califano ha 22 anni, è ancora provato dalla scomparsa del padre, ha un sogno e tutto parte dalla scrittura di poesie, seguita dall’incontro con Antonello Mazzeo, che diventerà il suo migliore amico, e da altri personaggi, con cui Califano crede di aver trovato il proprio posto nel mondo. Ma non sarà mai realmente così. Leo Gassman veste i panni di un Califano in parte mai raccontato, che si concentra sui momenti migliori e su quelli più complicati del grande cantautore italiano, passando per le collaborazioni con Ornella Vanoni, Edoardo Vianello, Mia Martini, e i Ricchi e Poveri.

Franco Califano è stato protagonista della canzone italiana, in particolare dagli anni ’70 agli anni ’90, scrivendo e interpretando brani intramontabili, noti e conosciuti a più di 30 anni di distanza. Leo Gassman, nonostante non sia fisionomicamente simile a Franco Califano, riesce a riprendere movimenti, voce, sorriso, look e presenza scenica, caratterizzando una personalità complessa, abbracciando senza remore o mezze misure tutte le difficoltà, le angosce e i drammi di un uomo che si è sentito sempre imprigionato. Un vero artista rinato anche grazie all’amore del proprio pubblico. Califano diventa così anche un modo per fare luce non soltanto sulle vicende giudiziarie dal quale fu assolto e smentite in seguito anche da chi lo aveva accusato, ma per raccontare il giovane Califano, quello che, nel tentativo di prendere tempo alla prima esibizione importante, intrattiene il suo pubblico, senza sapere di star dando vita a quelle peculiarità e a quei tratti di sé che lo renderanno celebre, a quel suo modo di narrare, parlare e descrivere che solo lui è stato capace di avere.

Un film partecipativo che segue la struttura del biopic più classico

Califano

Il film di Alessandro Angelini coinvolge nel percorso, tra ostacoli e successi, tra oblio e luce, di Franco Califano e nel periodo in carcere, che credeva essere un punto di non ritorno. L’interpretazione di Leo Gassman e di tutti gli attori, in particolare nel rapporto che lega Franco Califano e Antonello Mazzeo, trasportano lo spettatore in quel mondo, non tanto nella Roma e nell’Italia dell’epoca, con una ricostruzione storica basilare, ma nei sentimenti, nella passione per la musica, nella tenacia e nelle emozioni proprie del personaggio. E di tutti coloro che hanno parte della sua vita e del suo successo. Califano è un biopic piuttosto classico: salta alcuni momenti, lascia da parte e mostra brevemente i primi incontri con personalità note che ne hanno conservato l’eredità musicale, e ha un occhio di riguardo per le esibizioni più famose.

Vivendo i primi anni tra la Campania e il Lazio, trasferendosi definitivamente a Roma, Franco Califano riprende e fa propria tutta quella romanità tipica degli anni, dal marcato accento al timbro di voce, da quella veracità che negli anni si è persa; quel tratto distintivo che ha fatto innamorare tutta l’Italia di Franco Califano, e non solo Roma. Il protagonista del film, anche grazie all’ottima interpretazione di Leo Gassman è quella di un uomo a tutto tondo, un quadro completo, una fotografia dettagliata di un essere umano con le proprie fragilità e con un conflitto interno ben definito. Califano ha quindi il pregio di essere, non solo un film vero ed emozionante, ma anche un racconto ben strutturato, che segue con precisione tutti gli step della poetica narrativa con la quale si creano le storie.

Califano: valutazione e conclusione

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Il film di Angelini non si può definire solo un’opera biografica, perché il lato umano del cantautore si vede, si percepisce, si sente. Sono innumerevoli i biopic che si prefissano questo obiettivo, ormai quasi non esistono più pellicole dichiaratamente concentrare solo sull’artista, ma non tutti riescono nell’impresa di rappresentare entrambi. Califano è molto interessato all’essere umano, ad un’interiorità sempre presente, nei testi e in tutte le volte che Franco Califano è stato sul palco. Leo Gassman dà, con una performance magistrale, un’idea e un’immagine commossa di Franco Califano, rispettosa, attenta e vicina. Tema portante del film rimane comunque l’amicizia, elemento forse anche tra i più riusciti e che torna in vari periodi della vita dell’artista, senza mai realmente abbandonarlo e che si coniuga con la sua esistenza, con i giorni più bui e con i momenti d’oro della propria carriera.

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Regia - 3
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 4
Emozione - 3

3.2

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