Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza: recensione

Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza è il documentario diretto da Marco Pianigiani, ideato da Francesca Priori, realizzato con la collaborazione di Sky Arte Radio Capital e Mymovies. Prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital per il progetto La Grande Arte al Cinema; in sala da oggi 28 novembre 2022 fino a mercoledì 30.

Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza è la rappresentazione della storia di un artista che lega il suo estro artistico a Firenze e a tutto ciò che, nel contesto rinascimentale, rappresenta e caratterizza la storia della città. Firenze è una città che vive un momento di prosperità e quiete e sotto la spinta culturale di Lorenzo de Medici diviene culla di artisti e letterati, geniali nella loro contemporaneità e dal pensiero futuristico.

Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza: l’immensità senza tempo di Botticelli

Botticelli a Firenze recensione cinematographe.it

Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza non tenta alcuna spiegazione di carattere canonico, disciplinato o pedagogico; al contrario offre una presentazione leggera, avvicinando il tempo che distanzia l’artista da qualsiasi spettatore a venire.

La narrazione è condotta dalla voce suadente di Jasmine Trinca; il suo racconto, magistralmente diretto, spezzato dalle voci di studiosi e appassionati, svela curiosità inedite che umanizzano la figura di un pittore che ha sempre riflesso il suo temperamento nella suggestione delle sue immagini, dei suoi capolavori. È interessante la centralità del sentimento artistico, che emerge in tutto il suo percorso; dalle illustrazioni dantesche fino al Cristo in pietà e le meravigliose Madonne.  Botticelli, prima dimenticato, e poi rivissuto quasi a voler evidenziare quanto la sua sostanza fosse avanti e appartenesse ad un’epoca futura più predisposta ad una chiara consapevolezza e comprensione dei suoi dipinti.

Il parallelismo con la città di Firenze, riversa la sua matrice in una metafora, quella dell’ombra; crescere in una città immersa nella cultura artistica, ha determinato in parte un iniziale ostracismo nei confronti dell’artista che proponeva concettualizzazioni sempre nuove, in continua metamorfosi adattandole ad una storia che cambiava alternando splendore ad oscurità.

Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza: la natura mitica di un periodo storico nuovo per la cultura e la società

Botticelli a Firenze recensione cinematographe.it

La sindrome di Stendhal non è una leggenda, il fascino dell’arte è la forma di persuasione più concreta che si possa testimoniare; i dipinti di Botticelli hanno catturato con il loro fascino anche lo spettatore più imprevedibile, distanti nei gusti e nelle tendenze, addirittura appartenenti a contesti rock e pop.

Andy Warhol, David La Chapelle e ancora Jeff Koons e Lady Gaga, risentono la forte dipendenza d’attrazione che il dipinto di Botticelli ha generato in loro. Le opere di Botticelli, dall’eleganza eterea, riconducono ad una eternità quasi divina, perfette nel linguaggio stilistico dei movimenti, delle posture, delle tonalità.
Il documentario non trascura alcun particolare del periodo mediceo, anzi analizza la natura mitica di un tempo che, in futuro sarebbe stato interpretato e studiato come riferimento di un periodo storico culturalmente florido, come una realtà sociale nuova.

 Tra gli interventi quelli  di Alessandro Cecchi, direttore del Museo Casa Buonarroti di Firenze; Ana Debenedetti, curatrice della sezione disegni e dipinti del Victoria & Albert Museum di Londra; Franco Cardini, professore di Storia Medievale all’Università di Firenze; Jonathan Nelson, professore di Storia dell’arte presso la Syracuse University di Firenze; Marco Ciatti, direttore dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze; Kate Bryan, storica dell’arte; Chiara Cappelletto, professore associato di Estetica al Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano; Edward Buchanan, direttore creativo di Sansovino 6.

Botticelli a Firenze. La nascita della bellezza sarà nelle sale italiane e in contemporanea a Londra al The House of Saint Barnabas e all’esterno della Basilica di San Pietro dal 28 fino al 30 Novembre 2022.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.1

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