Biografilm 2017 – Chasing Trane: the John Coltrane documentary: recensione del film di John Scheinfeld

Chasing Trane: the John Coltrane documentary è un film presentato al Biografilm 2017, un documentario di John Scheinfeld imperniato sulla vita e la straordinaria carriera di John Coltrane, compositore, sassofonista e musicista rivoluzionario del jazz e del modo di intendere e leggere la musica.

Il documentario accompagna lo spettatore attraverso la crescita spirituale e artistica di John Coltrane. Grazie ai contributi e alle parole della sua famiglia viene mostrata dapprima la vita un ragazzino che in tenera età subì tanti lutti, fino agli anni del liceo in cui si avvicinò alla musica suonando clarinetto e sax, di li in poi il servizio militare, l’incontro con Miles Davis e il consumo di eroina, poi la rinascita. Un’esistenza plumbea e viscerale da lui tradotta con il suono di un sassofono, con cui creava melodie sempre più forti, estreme, concitate. La sua avanguardia musicale fu tale da essere rigettato agli inizi, non era compreso, la sua musica era troppo lamentosa, un grugnito irrazionale, che divenne poi la sua arma più affilata.

Chasing Trane: the John Coltrane documentary

Inizialmente i primi successi andarono di pari passo con la sua distruzione. Riuscì ad entrare nell’orchestra dell’Apollo Theater di Harlem e nel 1951 registrò il primo pezzo. Cominciò a farsi conoscere ed apprezzare attirando l’attenzione di Davis che lo inserì nel suo gruppo dal quale venne messo alla porta a causa della sua dipendenza. Ma Coltrane non si ferma, continua a suonare tentando di sollevarsi e superare i suoi demoni. Il primo vero successo arriva con My Favorite Things, album realizzato dal suo primo quartetto composto da McCoy Tyner, Elvin Jones e Steve Davis, un album decisivo per il jazz, in cui è ben visibile l’anima complessa di Coltrane con un fraseggio impetuoso, la cui trama è puntellata dall’improvvisazione ineguagliabile di Trane che cambierà per sempre il modo di intepretare il jazz.

Chasing Trane: the John Coltrane documentary è un film in cui il jazz viene esaltato, rivisto e proposto al pubblico in duplice forma. Una che riguarda l’ascolto della musica di Trane, in cui egli stesso ci esorta all’apprendimento, legando spettatore e note in un vortice tumultuoso e inestricabile. Una forma riguarda chi è stato fortemente influenzato dalla sua arte, e sono proprio le voci della musica di ogni tempo che discutono e ricordano cosa ha rappresentato per ognuno di loro John Coltrane. Raccontandolo di album in album, per immagini e suoni fino al culmine con il suo album più importante, A Love Supreme, emblema della rinascita e pilastro della carriera artistica del Maestro.

Chasing Trane: the John Coltrane documentary è documentario appassionante, realizzato con cura, amore e devozione per un artista del calibro di John Coltrane

Chasing Trane: the John Coltrane documentary

Kamasi Washington, Common, Carlos Santana, Wynton Marsalis, Sonny Rollins, Bill Clinton intervengono nel documentario e attraverso i loro ricordi e immagini di repertorio riescono a far rivere le sensazioni e l’intensità della musica di Coltrane, dal loro primo ascolto, alle influenze che ha lasciato, al significato intrinseco di A Love Supreme, un album spirituale, oceanico e rivelatorio, che espone la verità interiore di Coltrane, una verità che è anche universale, elaborato come una preghiera, strutturato come un percorso intimo, che innalza, riflette, imprime e si ostina ad entrare in ogni intercapedine.

In Chasing Trane: the John Coltrane documentary è affidata a Denzel Washington la voce del jazzista, una voce che accompagna tutto il documentario in modo armonioso e perfettamente in tono con il carattere di Trane, coprendo alcune delle sue più belle citazioni e dando forma alle sue pochissime interviste, conversando con un pubblico ideale sia  come voce narrante che come quella di interprete.

Chasing Trane: the John Coltrane documentary

Chasing Trane: the John Coltrane documentary è documentario appassionante, realizzato con cura, amore e devozione per un artista del calibro di Trane, strutturato come un climax, con una certa tensione drammaturgica che attrae sia i fan del maestro e anche e soprattutto chi apprende durante la visione del documentario della sua esistenza per la prima volta. Il regista tenta di ricrearne la spiritualità, la ricercatezza, il divino che lo contraddistinse, e lo fa aprendo al pubblico quelle che sono le verità dell’uomo, quelle che furono le sue vette, i suoi errori, la sua fede e la sua fine. È impossibile rimanerne indifferenti.

Regia - 3.5
Fotografia - 3.5
Sonoro - 5
Emozione - 5

4.3