Barry: recensione del film Netflix su un giovane Barack Obama

Barry (trailer) è un film per la regia di Vikram Gandhi e con protagonista Devon Terrell, nel ruolo di un giovane Barack Obama, ex Presidente degli Stati Uniti. Il film è stato selezionato per essere presentato nella sezione Special Presentations del Toronto International Film Festival 2016, dove ha avuto la sua anteprima mondiale il 10 settembre. Il film è stato rilasciato su Netflix il 16 dicembre 2016, dopo che la piattaforma di streaming ne ha acquistato i diritti subito dopo la presentazione al Festival canadese.

Barry racconta gli anni del college di un giovane ed intraprendente Barack Obama, appena giunto a New York per cominciare gli studi presso la Columbia University. Un’avventura che il ragazzo affronta con iniziale entusiasmo ed ottimismo ma che – ben presto -rivelerà ai suoi occhi fieri e curiosi le contraddizioni di una città – e di un Paese – in cui i neri non hanno ancora gli stessi diritti dei bianchi ma siedono fra gli stessi banchi di scuola, per prepararsi ad una vita che non sembra offrire concrete pari opportunità ma solo trascinarsi il triste retaggio di resistenze culturali difficili a morire.

Barry

Barry diviene così gradualmente insicuro, confuso dal suo stesso essere né nero né bianco (“non molto nero”, come gli ricorda il compagno di stanza), ritrovandosi ad affrontare una profonda crisi personale che lo porta a cercare affannosamente e disordinatamente il suo posto nel mondo.

Ma il centro, si sà,  va innanzitutto trovato dentro di sé, nel caso di Barry soprattutto nelle piaghe mai sanate di una situazione familiare complicata,  che lo ha visto subire un rapporto quasi inesistente col padre, compensato dalla verve di una madre brillante ed emancipata ma che – in quanto bianca – a suo avviso non può capire fino in fondo le sue angosce.

Barry

Stessa sorte tocca alla bella Charlotte (Anya Taylor-Joy), una compagna di corso di Barry originaria del Connecticut, dolce ed amorevole ma troppo “diversa” agli occhi di un giovane uomo che vorrebbe essere invisibile in una società che invece sembra identificarlo a distanza solo per il colore della sua pelle, facendolo sentire fuori posto ovunque e contribuendo ad un disagio esistenziale sempre più profondo ma che sarà destinato a forgiarne l’identità.

Barry: un inedito ritratto di un grande uomo alla ricerca di se stesso

Barry

Dopo la recente uscita nelle sale di Ti amo Presidente, continua l’escursione cinematografica nelle origini dell’uomo che ha da poco terminato il suo mandato alla guida degli Stati Uniti e che è destinato a passare alla storia come primo Presidente africamericano, responsabile dell’aver riportato in auge il potentissimo “I have a dream” di Martin Luther King ma che forse ha trovato davanti a sé troppi ostacoli e resistenze per rendere il suo passaggio ugualmente indelebile.

Il bel volto espressivo di Devon Terrell raccoglie e proietta ogni sfumatura delle sensazioni ed emozioni del giovane Obama e, grazie ad una sceneggiatura incisiva e in grado di non cedere mai al sentimentalismo gratuito, il film restituisce un ritratto onesto ed elegante di un uomo fiero e coraggioso che – come tutti – ha dovuto affrontare demoni e debolezze prima di poter spiccare il volo verso i propri obiettivi.

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Barry tocca delicatamente, senza indugiare né trascurare, ogni contatto sociale di Barack Obama con la realtà newyorkese, descrivendo il suo difficile percorso verso la consapevolezza che l’ apparentemente scomoda razza mista rappresenta l’essenza del sogno americano, e che non sono le origini a creare l’Uomo ma soprattutto le scelte che decide di fare, in un mondo in cui l’anticamera del razzismo è rappresentato da un’inaccettabile superficialità di giudizio, di cui egli stesso si ritrova ad essere vittima.

Barry risulta un film riuscito ed equilibrato, in grado di rivelare con realistica sobrietà il lato meno conosciuto di un uomo non perfetto ma che è riuscito a portare i propri solidi princìpi  morali-  maturati con fatica e sofferenza – alla guida del Paese che più di tutti regge le sorti del mondo.

Barry è stato sceneggiato da Adam Mansbach; nel cast anche Jason Mitchell, Ellar Coltrane, Ashley Judd, Jenna Elfman, Avi Nash, John Benjamin Hickey, Linus Roache, Danny Hoch.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.7