ARQ: recensione del thriller sci-fi Netflix con Robbie Amell e Rachel Taylor

ARQ è un film di Tony Elliott (Orphan Black) disponibile sulla piattaforma streaming Netflix (che ne detiene i diritti esclusivi per la distribuzione mondiale) dal 16 settembre 2016. La pellicola vede protagonisti due star nascenti del panorama cinematografico, Robbie Amell (The Flash) e Rachel Taylor (Jessica Jones), impegnati in una corsa disperata per salvare se stessi e l’umanità.

In un mondo distopico, che ha esaurito ogni fonte disponibile di energia, i due ragazzi si trovano infatti intrappolati in un loop temporale che fa sì che rivivano perpetuamente lo stesso giorno, ma non uno qualunque: l’ingegnere Renton e la sua ex collega e fidanzata Hannah devono infatti combattere per impedire che l’ARQ, un potentissimo macchinario costruito da Renton, in grado di produrre energia perpetua e non dipendente da fonti esterne, venga sottratto da una potente corporazione responsabile della terribile guerra mondiale energetica in corso.

ARQ

Il loop temporale è proprio un “effetto collaterale” dell’ARQ, causato dal contatto accidentale e fatale fra il dispositivo ed uno degli uomini intenzionati a rubarlo. Un imprevisto che rivela la vera natura del macchinario, ben più potente di un semplice generatore di energia elettrica: una potenziale macchina del tempo che – se finisse nelle mani sbagliate – potrebbe decretare la definitiva estinzione di un’umanità ormai comunque sull’orlo della fine, distrutta dalla sua stessa incapacità di correggere la rotta dei propri errori.

ARQ: chi non conosce il passato è destinato a ripeterlo

L’espediente del loop temporale funge, all’interno della pellicola, non solo da originale spunto narrativo: nel rivivere la perpetua invasione domestica che li vede svegliarsi nello stesso giorno e combattere all’infinito contro gli stessi antagonisti, Renton e Hannah sperimenteranno una fondamentale lezione di vita, alla base dell’evolversi della storia dell’umanità: l’occasione di rivivere lo stesso giorno non è altro che una possibilità eccezionale di non ripetere il passato, unica chiave di volta contro l’autodistruzione del quale il mondo odierno è vittima parzialmente inconsapevole.

I due ragazzi, passando attraverso numerose morti – fortuitamente rese reversibili dall’ARQ, che li riporta di volta in volta all’inizio della stessa giornata – dovranno scoprire quali delle loro azioni cambiare per rendere il proprio futuro e quello del pianeta diverso, scoprendo che l‘unica vera arma per vincere contro l’imminente fine è la memoria, preziosa custode delle informazioni necessarie per modificare il corso degli eventi.

ARQ: trailer del thriller sci-fi originale Netflix

ARQ ha il suo punto di maggior forza nell’originalità della storia e nel montaggio incalzante e funzionale, in grado di coinvolgere lo spettatore all’interno di una narrazione tuttavia a tratti eccessivamente intricata per poter essere colta ad una prima visione:  il funzionamento e gli imprevisti legati all’ARQ restano piuttosto nebulosi, portando lo spettatore a fidarsi dei protagonisti, più che a capire pienamente ciò che sta vedendo.

Tale carenza nella scrittura del film si esplicita in un finale che vuole passare per aperto ma che, in realtà, rivela la debolezza di una pellicola che non ha saputo trovare vie di uscita migliori ad una storia che finisce per ripiegarsi su se stessa, esattamente come il tempo che l’ARQ ha reso ciclico.

ARQ

Un peccato? Non del tutto, perché ARQ resta una bella novità nel panorama abusato degli sci-fi, un prodotto piacevole e avvincente, nonostante l’insoddisfazione provocata dalla sua conclusione. Un film con un messaggio solido ed importante, forse non sviluppato al massimo del suo potenziale, ma non per questo non degno di merito.

ARQ è stato sottoposto al divieto per i minori di 14 anni, a causa di alcune scene molto cruente; nel cast del film anche Gray Powell, Jacob Neayem, Shaun Benson.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.3

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