Amma’s Way – Un abbraccio al mondo: la recensione del film di Anna Agnelli

Anna Angnelli racconta la storia di Amma, la santa degli abbracci, attraverso un documentario che si rivela una testimonianza fedele dell'impatto sociale della leader religiosa.

Mātā Amṛtānandamayī, nota a tutto il mondo come Amma, è forse considerata come una delle leader spirituali più importanti al mondo. Amma è nota anche con un secondo soprannome: “Hugging Saint”, la santa che abbraccia, per la sua peculiarità di abbracciare e trasmettere il suo amore alle persone che più lo necessitano. La regista Anna Agnelli firma il film documentario dedicato alla sua figura con Amma’s way – Un abbraccio al mondo per raccontare l’enorme impatto spirituale, materiale e concreto che Amma ha donato a più di 39 milioni di persone, migliorando drasticamente le vite di innumerevoli anime.

L’incipit del film si rivela al pubblico con una serie suggestiva di immagini accompagnate dalle testimonianze delle persone che conoscono la figura di Amma da vicino. Le emozioni, gli stati d’animo e i pensieri dei testimoni vengono intervallati dalla ripresa di documenti audio-visivi che mostrano Amma nell’atto di elargire il darshan, ovvero il rito dell’abbraccio che l’ha resa famosa: Amma, infatti, è nota per abbracciare tutti i suoi seguaci per molte ore di seguito, venendo meno alle sue necessità fisiologiche. Nelle parole di Amma stessa: “Le persone erano solite venire da me per raccontarmi i loro problemi. Loro piangevano e io asciugavo le loro lacrime. Quando piangendo cadevano sul mio grembo io li abbracciavo. Così anche la persona dopo voleva lo stesso trattamento … E così è diventato una consuetudine”.

Ed è così che la personale missione di Amma ha assunto un ruolo sociale più marcato: con un semplice contatto umano che da due anni a questa parte è diventato più importante che mai.

Amma’s Way: una testimonianza fedele

Amma's Way cinematographe.it

Ogni parola dei seguaci, ricalca la figura empatica e tremendamente umana (forse troppo) di Amma, la quale, a volte, sembra ascendere al ruolo di divinità. Infatti, nonostante l’introduzione descriva perfettamente il ruolo della figura di Amma nella sua comunità, si ha l’impressione che la santa degli abbracci trasudi uno stato quasi inarrivabile per i suoi seguaci, i quali possono imitarla ma non potranno mai avvicinarsi a lei, rendendo la sua figura più che umana, semi-divina. Ciò porterebbe a un distacco sempre più netto, quasi da essere incolmabile, tra Amma e coloro che si approcciano per la prima volta al suo operato. Nonostante tutto Amma’s way si rivela un documentario estremamente interessante di una realtà completamente diversa da quella occidentale, il che potrebbe essere motivo di una leggera confusione per chiunque non sia a conoscenza della figura di Amma, ma che compie un lavoro egregio nell’introdurre una delle figure di spicco del panorama religioso della nostra epoca.

Un messaggio importante in Amma’s Way

Tuttavia sarebbe stato interessante scoprire qualcosa in più delle origini di Amma come, ad esempio, alcuni cenni biografici della sua infanzia e ciò che l’ha realmente portata ad intraprendere la strada come leader spirituale indiscussa. Si consiglia di restare in sala fino alla fine poiché nei titoli di coda vengono elencate le numerose opere benefiche che Amma e la sua associazione hanno intrapreso in tutto il mondo. Un film semplice che veicola l’importante messaggio di non trascurare la propria anima e la propria umanità nei momenti più bui e duri della vita: un messaggio che forse assume un significato di rilievo oggi più che mai, in un contesto che non conosce limiti o confini se non quelli che imponiamo a noi stessi. Amma’s Way è disponibile nelle sale dal 2 al 4 maggio 2022.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3.5

3.2