AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi: recensione del film dei The Jackal

AFMV - Addio Fottuti Musi Verdi, l'esordio al cinema dei The Jackal manca di follia ed esperienza. Una pellicola al di sotto delle aspettative per il gruppo di comici nati sui social.

Dopo Lost in Google e Gli Effetti di Gomorra sulla Gente i The Jackal ci provano davvero, cercando di conquistare il grande schermo con un film dal titolo AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi, diretto da Francesco Capalbio, che per l’occasione ha optato di cambiare cognome in un più “artistico” Francesco Ebbasta.

AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi: l’esordio cinematografico dei The Jackal

Ciro è un trentenne napoletano con lauree, master e specializzazioni che, però, non riesce a sfondare nel lavoro dei suoi sogni: il grafico. Sbarca il lunario friggendo crocchè in una pizzeria “napoletana” (ma gestita da un cinese) e cercando di proporre il suo lavoro di grafico ad un rozzo imprenditore. Accanto a lui i suoi amici di sempre: Matilda, che vorrebbe trasferirsi a Londra, e Fabio che invece lavora per il padre e adora un saga di film con protagonista un eroe action che si chiama Tenente Ruzzo Simone.
Ormai al limite della sopportazione, Fabio, riceve una proposta di lavoro molto particolare, trovare un nuovo logo per…degli alieni.

Non è dei più entusiasmanti l’esordio al cinema dei The Jackal che decidono di fare il grande salto proponendo un film fatto e compiuto, evitando la solita serie di sketch per una fanta-commedia che però non riesce nello scopo di appassionare lo spettatore. Una scelta coraggiosa, indubbiamente, che ha dalla sua il voler mostrare in maniera ironica e a volte malinconica la situazione lavorativa (e non solo) dei giovani italiani, enfatizzando su come ormai nemmeno il tanto agognato “estero” possa salvarci dalla disoccupazione.

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Addio Fottuti Musi Verdi non è esattamente l’esordio che ci si aspettava, indubbiamente l’idea di base è buona e ricca di spunti, ma sarebbe stata più prolifica in mani più esperte. Manca proprio questo in AFMV, l’esperienza di una regia con una mano ferma; l’esperienza di una sceneggiatura che, nonostante fili liscia, manca di approfondimenti e tanti altri evidenti problemi tecnici che purtroppo il film non riesce a coprire.

AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi è un film che manca di ironia e follia

Quello che però delude maggiormente in AFMV è che il film si perda maggiormente nella parte in cui dovrebbe eccellere: le risate. Per quanto di spunti comici ce ne siano a bizzeffe la pellicola si perde nel momento in cui dovrebbe dare il meglio di sé. I The Jackal, cercando di sforzarsi nel rendere il prodotto più cinematografico possibile, si “impantanano” in uno script che manca di follia, ingrediente principale dei loro sketch e che purtroppo non riescono a riportare sul grande schermo.

Un vero peccato perché il film risente pesantemente di questo errore di virata trasformandosi in un disastro di 90 minuti, in cui la risata è relegata in alcuni, rari, momenti. Una vera e propria empasse dalla quale nemmeno la bravura di Ciro Priello riesce a far uscire una pellicola che sembra cadere inesorabilmente nel vortice della noia.

Fortunatamente per i The Jackal il film ha una ripresa sul finale, quando Ciro si riunisce ai suoi amici Matilda (Beatrice Arnera) e Fabio (Fabio Balsamo). Grazie all’alchimia tra i tre personaggi (e grazie ad una guest star d’eccezione) Addio Fottuti Musi Verdi riesce a regalarci quello che ci si aspettava dall’inizio: intrattenimento comico.

Troppa inesperienza per l’esordio dei The Jackal

Infine AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi non è la pellicola che ci aspettavamo. Ironia, follia e tempi comici sono i grandi assenti di un esordio cinematografico che poteva essere un grande successo ma che, purtroppo, pecca di tanta, troppa inesperienza.

Ciro è nello spazio nella nuova clip di Addio Fottuti Musi Verdi

AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi sarà nelle sale dal 9 Novembre 2017.

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 2

2.2