2028 – La ragazza trovata nella spazzatura: recensione

La recensione di 2028: La ragazza trovata nella spazzatura, il film di fantascienza polacco interpretato da Michal Krzywicki e Dagmara Brodziak nelle sale italiane dal 23 marzo 2023.

2028: La ragazza trovata nella spazzatura è un film di fantascienza polacco in uscita nelle sale italiane il 23 marzo 2023 per P.F.A. Films e Cooperativa Cinema Mundi. Anche, soprattutto, è un film di Michal Krzywicki e Dagmara Brodziak. Lo hanno scritto insieme, insieme lo interpretano, mentre della regia si occupa il solo Krzywicki. Un concept audace, la storia ambientata in Polonia in un futuro prossimo, distopia (utopia al contrario) dai risvolti politici ma con un’attenzione forte ai sentimenti. Al centro del discorso vità, libertà, umanità. Sgombrando il campo dagli equivoci, è del nostro presente, del nostro Occidente, della nostra Europa che si parla.

2028 – La Ragazza trovata nella spazzatura: un uomo, un’Automa e una nuova speranza

2028: La Ragazza trovata nella spazzatura cinematographe.it recensione

Il tempo della storia è racchiuso nello spazio di davvero pochi giorni, tra la fine del 2028 e l’inizio del 2029. Nella Polonia dei tardi anni ’20 è scattata l’ora dell’Automazione e non è una bella cosa. La regressione dello stato di diritto ha partorito un mostro giuridico: l’Automa. 2028: La ragazza trovata nella spazzatura immagina che il governo polacco, in barba alla decenza, al riconoscimento dei diritti e delle libertà fondamentali e senza alcun rispetto per la vita e la dignità umana, decida di rimpiazzare il carcere con un’alternativa ancora più degradante e umiliante: la Vaxina.

La Vaxina è una droga che inibisce, intorpidisce e addormenta le funzioni vitali del reo che, per effetto del trattamento, non ha più coscienza o ricordi e se ne va in giro con un collare, alla stregua di un animale domestico. In parte lo è, lo diventa. Gli Automi hanno un solo modo per saldare i conti con la società, accettare la droga. Possono essere utilizzati per lavori socialmente utili, o per “fini privati” facilmente intuibili. Non più persone, solo cose, di cui disporre a piacimento. Pure, l’imbarbarimento generale rende la pratica tollerabile quasi per tutti. Szymon (Michal Krzywicki) non rientra nel quasi.

Szymon è così stanco della disumanità eletta a legge morale e cardine della vita sociale che decide di rispondere all’ingiustizia con la provocazione suprema. Comunica a chiunque voglia starlo a sentire la sua intenzione di suicidarsi in diretta, su un canale streaming; è un attivista, spera di lasciare il segno. La data prescelta è l’ultimo dell’anno 2028. Poche ore prima, però, Szymon trova per caso un’Automa abbandonata tra un sacchetto e l’altro della spazzatura. Non ha un nome, ne troverà uno soltanto poi, Blue (Dagmara Brodziak).

È sola, indifesa, le hanno tolto il collare, niente più droga ma non ha riacquistato del tutto la sua umanità. Blue è il raggio di sole che mancava nella vita di Szymon. L’uomo ora ha uno scopo e una buona ragione per non farla finita: deve trovare il modo di contrabbandare la ragazza in Svezia (il Canada delle distopie europee), dove le leggi sono ancora umane e non c’è spazio per l’Automazione. 2028: La ragazza trovata nella spazzatura è la storia di un viaggio forse impossibile ma necessario. Blue e Szymon si aiutano a vicenda: scelgono la vita, la libertà, imparano una seconda volta cosa voglia dire essere umani.

Fantascienza, politica e sentimenti

2028: La ragazza trovata nella spazzatura cinematographe.it recensione

La “creatura” di Michal Krzywicki e Dagmara Brodziak è fantascienza spuria, ibrida. Senza perdere tempo a indugiare sul racconto di una realtà futuribile, il duo punta dritto al cuore della storia, che è sentimentale e politico insieme. Precisano, è utile saperlo, di non aver scritto 2028: La ragazza trovata nella spazzatura per costruirci attorno, deliberatamente, un discorso politico. È la storia recente, la chiusura sul piano dei diritti della Polonia – e dell’Europa, e dell’Italia – a essersi messa di traverso. Se il duo Krzywicki e Brodziak si fosse limitato ad ancorare il film al tempo presente, la forza della metafora sarebbe evaporata presto. Così invece, lavorando sul genre (sci-fi), spostando le lancette dell’orologio un poco avanti, pensando un mondo nuovo e diverso, viene fuori una storia che può superare abbastanza agevolmente la prova del tempo. L’Automazione è un parto di fantasia ma anche una profezia inquietante. Sta a noi tutti scongiurarla.

Pure, si è già detto, la fantascienza non è tutto. La struttura narrativa è vicina all’on the road: una prima parte sci-fi con fotografia cupa, ambienti urbani plumbei e pioggia, tanta pioggia. Una seconda più aperta e luminosa, lontana dalla città, alla ricerca di un nuovo-vecchio rapporto con la vita e le persone, senza esagerare con l’happy ending. Szymon e Blue scelgono la solidarietà, la vita e la libertà contro una società chiusa e retrograda. Lo fanno imparando ad amarsi e capirsi; la via della libertà è il sentimento. Poteva essere approfondito meglio il passato del protagonista, la stessa premessa (il suicidio live) resta a suo modo inespressa. Ma nel complesso 2028: La ragazza trovata nella spazzatura tiene, perché sa trovare un equilibrio tra le varie prospettive (politica, fantascientifica e sentimentale) accettandone le fragilità, le zone d’ombra.

2028 – La Ragazza trovata nella spazzatura: conclusione e valutazione

Film di fantascienza, satira politica, elogio della libertà filtrato dalla riscoperta del sentimento; 2028: La ragazza trovata nella spazzatura non valorizza pienamente il potenziale drammatico ed estetico delle sue trovate, ma ha il coraggio di una visione e la purezza delle intenzioni (degli autori). Interessante il passaggio città-campagna, riflesso dallo scivolamento dei toni di una fotografia prima glaciale e asettica poi più “viva”. La recitazione fisica, non verbale di Dagmara Brodziak, è quasi chapliniana nel suo mix di fisicità e sentimento. Incalzante, forse opprimente a tratti, la colonna sonora elettronica. Imperfetto il film, ma lascia il segno.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.8