What We Do in the Shadows: recensione completa della comedy di Fox

La nostra recensione completa di What We Do in the Shadows, la serie sui vampiri più buffi della televisione! 

Fauci aguzze, brama di sangue, poteri strabilianti; c’è davvero da aver paura dei protagonisti di What We Do in the Shadows… o forse no?
Dopo le risate regalateci nelle prime puntate, questa divertente serie – creata e diretta da Jemaine Clement e Taika Waititi a seguito del successo dell’omonimo lungometraggio del 2014 – ha dimostrato di saper mantenere la propria verve comica per un’intera stagione, con battute brillanti e personaggi davvero bizzarri.

What We Do in the Shadows: quando sono i mostri a far ridere

What We Do in the Shadows è una serie tv che costruisce la propria trama e la propria componente comica su un sottile e divertente gioco di contrapposizioni.
Presi singolarmente, i personaggi di questo titolo potrebbero essere considerati dei classici vampiri, più o meno antichi. È la loro presenza nella moderna Staten Island a fare di loro delle figure così particolari. Abituati a plateali spargimenti di sangue o ad attacchi più silenziosi, vengono messi in ridicolo in una società in cui non riescono a integrarsi. Tutta la verve comica della serie gioca dunque su questo semplice elemento, su quanto dei vampiri centenari stonino in situazioni umane quotidiane, come fare la spesa al supermercato, frequentare locali o feste, chiedere la cittadinanza americana e così via.

What We Do in the Shadows Cinematographe.it

Kayvan Novak, Matt Berry e Natasia Demetriou in What We Do in the Shadows

Se i primi episodi servivano come rapida introduzione dei personaggi, il resto della stagione rappresenta un ottimo approfondimento degli stessi, che vengono esplorati nei loro pregi e nei loro difetti – ma soprattutto nelle loro stranezze – fino a scatenare nello spettatore un legame affettivo.

What We Do In The Shadows: recensione dei primi episodi della serie horror

A una trama piuttosto semplice, costruita su una narrazione principale e su eventi minori che si susseguono episodio dopo episodio – si affianca un valido sviluppo dei personaggi, tutti ben caratterizzati. Nonostante essi siano tutti vampiri, non c’è banalità nella loro scrittura, bensì una discreta varietà.

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Kayvan Novak, Matt Berry e Natasia Demetriou in What We Do in the Shadows

Nandor (Kayvan Novak) è il più antico del gruppo, nobile ottomano noto per l’attività di impalatore. Nonostante la sua fama di mostro sanguinario, egli risulta in molte occasioni il più sensibile e sviluppa un legame di insolita amicizia con il famiglio umano Guillermo (Harvey Guillén). Laszlo e Nadja (rispettivamente Matt Berry e Natasia Demetriou), sono insieme da secoli. Nonostante la loro natura li faccia sembrare tutto fuorché una coppia tradizionale, a modo loro si trovano ad affrontare situazioni comuni ai coniugi umani, bellissima e fatale lei, elegante e vanitoso lui.
Infine Colin (Mark Proksch), trovata geniale di Clement e Waititi, si mescola perfettamente tra gli umani grazie a un aspetto del tutto ordinario, ma si rivela abilissimo nel succhiare l’energia altrui con i suoi poteri da vampiro psichico.

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Kayvan Novak in What We Do in the Shadows

Queste figure, accompagnate dal mortale Guillermo e da una serie di personaggi secondari (nonché cammeo di celebri attori), sono il vero punto forte della serie. A loro è affidata la comicità del prodotto, le situazioni al limite del ridicolo, le gag, le disavventure e quella voglia di mescolarsi goffamente agli umani che strappa sempre qualche sorriso.

What We Do in The Shadows: una serie da non perdere, ricca di omaggi all’immaginario horror

Con il suo tono scanzonato What We Do in the Shadows può essere definito tutt’altro che una serie horror, ma le atmosfere lugubri e quel senso di eccessiva solennità che i personaggi sembrano emanare le permettono di inserirsi alla perfezione nel genere vampirico.

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Doug Jones in What We Do in the Shadows

Le situazioni spassose non mettono infatti in ombra la sensazione che Waititi e Clement sappiano come sfruttare il materiale a disposizione. Il mondo di vampiri da loro creato deve molto alla tradizione della letteratura e della cinematografia horror e il risultato è la creazione di personaggi che sono vampiri a tutti gli effetti, con la brama di succhiare il sangue a vittime innocenti, con poteri soprannaturali e la passione per le orge.
I creatori non fanno riferimento solo al lontano passato, recuperando per esempio i canoni del genere formati da prodotti come Dracula, Nosferatu e i romanzi di Anne Rice. Anche i più moderni titoli vengono menzionati, talvolta con un tono da bonaria presa in giro. Indimenticabile in questa prima stagione, per esempio, il desiderio di Nandor di brillare proprio come i vampiri in Twilight.
Questa trama di riferimenti non fa che rendere ancora più entusiasmante una serie già di per sé piacevole, dalla natura leggera perfetta per una maratona serale.

Ci sarà una seconda stagione di What We Do in the Shadows?

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Kayvan Novak e Harvey Guillén in What We Do in the Shadows

Nel corso dei dieci spassosi episodi abbiamo penetrato gli oscuri segreti del mondo vampirico, affezionandoci a Nandor, Nadja, Laszlo, Colin e Guillermo.
Con la conclusione della prima stagione sembra quasi impossibile separarsi da loro, ma ci sono ottime notizie per gli estimatori di What We Do in the Shadows. Pare infatti che la serie sia stata ufficialmente rinnovata per una seconda stagione!
Le notizie in merito al momento sono ancora poco dettagliate, ma secondo le previsioni la serie potrebbe andare in onda sul canale FX nel corso del 2020. Ci toccherà invece aspettare un po’ di più per vederla sbarcare sui canali italiani (la prima stagione è andata in onda su Fox).

What We Do in the Shadows rinnovata per una seconda stagione da FX

Regia - 4
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

3.9

Tags: Fox