UnPrisoned: recensione della serie TV su Disney+

Su Disney+ dal 10 marzo arriva UnPrisoned, comedy senza grandi pretese su redenzione personale e conflitti familiari, con protagonisti Kerry Washington e Delory Lindo.

La recensione di UnPrisoned, la nuova serie comedy con Kerry Washington e Delroy Lindo, disponibile interamente dal 10 marzo 2023 su Disney+.

Kerry Washington torna a distanza di tre anni dalla sua ultima apparizione in una serie tv con la nuova comedy da lei prodotta e interpretata UnPrisoned. Dopo Tanti piccoli fuori e prima ancora Scandal, l’attrice nata in Bronx stavolta mette da parte gli usuali toni drammatici e si cala per Disney+ nel personaggio di Paige, una terapeuta familiare dalla scapestrata e insoddisfacente vita sentimentale, che si ritrova in casa l’anziano padre (Delroy Lindo) appena uscito di prigione dopo diciassette anni. Con lei anche il figlio adolescente Finn (Faly Rakotohavana), il quale, non avendo mai conosciuto il nonno, proverà giocoforza ad instaurare un legame di formazione con una nuova, bizzarra, figura paterna.

UnPrisoned: su Disney+ una divertente comedy in otto episodi che segna il ritorno in tv di Kerry Washington

unprisoned recensione cinematographe.it

Ispirato per certi aspetti alla vita della creatrice e sceneggiatrice Tracy McMillan, UnPrisoned è insieme una storia di liberazione, crescita e redenzione, che sfrutta in più declinazioni il significato letterale nel suo titolo concatenando lo “scarceramento” fisico e psicologico dei tre personaggi principali in un ritratto contemporaneo e intergenerazionale dell’America nera dei meno privilegiati. La sceneggiatura infatti sembra insistere, seppur con l’alleggerimento da gag comica tipico del genere, sulla condizione precaria di una madre single cresciuta con un padre in prigione e dei genitori affidatari, ritrovatasi ad allevare da sola un figlio nel caos e dipendente dalle sue dirette Instagram che la distolgono da insoddisfacenti liaison passeggere con uomini (bianchi) in procinto (forse) di divorzio.

Dall’altro verso, UnPrisoned prova a riscattare sulla figura di Edwin il futuro post-detenzione di ex galeotti come lui costretti a riscoprirsi per la prima volta in un mondo tecnologico e socialmente rinnovato, mal visti dalla comunità perbenista fortemente reticente a dargli una nuova opportunità. La fatica per rialzarsi e darsi una nuova chance diventa così il fulcro emotivo di un racconto sui conflitti familiari e sui lacci mentali che prima o poi siamo costretti a sbrogliare, rimanendo nella zona confortevole della sit-com aggiornata nelle modalità e nei tempi, e che rimane mitigata da un’aria di immediatezza che permea tutti gli episodi.

Immediatezza e relazioni familiari nella serie UnPrisoned

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Il cuore di UnPrisoned batte comunque nella forza interpretativa della coppia Washington-Lino, unici e brillanti sostenitori di una scrittura dagli intenti bonari e sintetizzatati su una regia snella che smussa sia i possibili conflitti che l’approfondimento ulteriore dei temi che introduce. Una nota di merito va data alla scelta della soundtrack che varia le sue vibes in ogni episodio (da Lizzo a Janet Jackson a James Morrison), per veicolare emozioni e momenti di maggior profondità della parabola personale dei personaggi, dando la giusta atmosfera ad una serie in otto episodi dignitosamente apprezzabile ma senza tante pretese.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.8