Titans: recensione prima stagione della serie del DC Universe

La prima stagione di Titans è un'avventura entusiasmante, che indaga vari generi cinematografici/televisivi attraverso i propri personaggi.

Il nuovo servizio streaming DC Universe ha debuttato solo nell’autunno 2018, ma già i progetti in cantiere sono innumerevoli e la prima serie relativa al mondo DC ha già debuttato sulla piattaforma streaming (al momento disponibile solo in America). Stiamo parlando di Titans, disponibile dall’11 gennaio su Netflix. Quattro protagonisti, ognuno con capacità diverse, che inaspettatamente si trovano a dover cooperare insieme per un bene superiore, e soprattutto per annientare un’entità che minaccia l’intero pianeta.

Una serie ambientata nel mondo di Batman, coi dovuti riferimenti al Cavaliere Oscuro che vigila Gotham City, ma non incentrata su di lui, bensì su di un altro personaggio che in passato è stato vicino al supereroe: Dick Grayson (Brenton Thwaites), maggiormente conosciuto come il primo e originale Robin, il noto protégé di Bruce Wayne, che adesso protegge la città in cui lavora come agente di Polizia, Detroit. Il comando, la leadership, che solitamente viene acquisita da Batman, in questo caso è nelle mani di Dick, che decide di guidare il gruppo – composto da Rachel Roth/Raven, Kory Anders/Starfire e Garfield “Gar” Logan/Beast Boy – e soprattutto di “formarlo”, con l’obiettivo di salvare il mondo. Dick, però, ha una missione ancora più grande: allontanarsi dal proprio mentore Batman, dal suo modus operandi e non essere più collegato a lui in qualsiasi modo.

Titans: Dick Grayson è il leader tormentato, che cerca di allontanarsi dall’ombra del suo vecchio mentore Batman

Titans Cinematographe

Titans è uno show corale, che approfondisce e indaga la complessità di ogni personaggio, non solo da un punto di vista prettamente sovrannaturale, ma anche da una prospettiva umana. I quattro protagonisti sono degli eroi – anche se nel corso degli 11 episodi notiamo che il confine tra bene e male, tra supereroi e cattivi è molto labile – che si evolvono gradualmente. Ruoli a tutto tondo, analizzati in modo tale da farci dubitare che dietro a tutto ciò ci sia la stessa casa di produzione che ha prodotto i film appartenenti al DCEU. La cosa interessante è che ogni personaggio sembra corrispondere a un determinato genere cinematografico-televisivo, per cui, se l’episodio è più Raven-centrico, allora avremo un’atmosfera e degli eventi più horror; se ruota maggiormente intorno alla vicenda di Dick ci troveremo davanti a una vicenda più da genere giallo e poliziesco; e se invece è focalizzato su Beast Boy avremo un tono più rilassato, quasi da commedia.

Gli undici episodi sono ben legati tra di loro, dimostrando una sceneggiatura lineare e precisa, particolarmente ispirata e fedele alla serie di fumetti dei Giovani Titani degli anni ’80. Proseguendo con la visione della serie, è possibile notare anche un aumento della quantità di violenza, che magari potrebbe dare qualche fastidio ai più suscettibili; probabilmente il progetto è caratterizzato da dinamiche più crude e macabre per distanziarsi nettamente dai precedenti film/serie tv d’animazione sui Titani, che presentavano più una storia da drama adolescenziale.

Titans: una serie di “formazione” che oscilla tra toni dark, horror, sovrannaturali, e il concetto di famiglia e avventura

Titans Cinematographe

Nonostante Titans possa essere scambiata, a primo impatto, per una serie “di formazione”, in realtà la suddetta formazione, l’addestramento, l’insegnamento non vengono trattati come escamotage narrativi leggeri, al contrario, vengono presentati con una certa durezza e accompagnati da un’intensa sofferenza. È uno show dark, tormentato, sovrannaturale e crudo? Certamente, ma allo stesso tempo è come se volesse spiegare e ampliare il concetto di famiglia, mostrando anche dei momenti più distesi (seppure si possano contare sul palmo di una mano). I protagonisti, inizialmente, sono quattro estranei, totalmente disinteressati alle sorti gli uni degli altri. Tuttavia, alla fine della prima stagione, i Titani non solo si legano forse ancora di più rispetto a una famiglia tradizionale, ma il momento in cui si trasformano in un team reale (i Titani appunto) è il fiore all’occhiello della serie.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.7