The Great: recensione della serie TV con Elle Fanning

The Great è il racconto moderno e ironico di una sovrana inesperta, ma dalle grandi ambizioni.

Raccontare una storia non è facile, soprattutto se si desidera rielaborare in chiave moderna eventi realmente accaduti. Il rischio di tradire i fatti è sempre dietro l’angolo, ma il rispetto assoluto della realtà storica non sembra essere il fulcro dell’esperimento condotto con The Great. La serie, uscita su Hulu il 15 maggio 2020, è stata trasmessa in italiano su Starz Play il 18 giugno e riesce a distinguersi dai numerosi drammi storici in circolazione grazie a un tono peculiare, a un umorismo nero e a un mix vincente di leggerezza e intensità. La giovane Caterina viene presentata qui come mai prima d’ora, arguta, ambiziosa e pronta a tutto pur di riformare la Russia! 

Una storia di ingenuità, frustrazioni e ambizioni

La giovane Caterina (Elle Fanning), membro di una famiglia nobiliare in crisi, si appresta a raggiungere il consorte Pietro III di Russia (Nicholas Hoult), figlio del compianto Pietro il Grande. La vita a corte non è tuttavia come la ragazza immaginava. Il marito non è amorevole e arguto come pensava, quanto piuttosto un individuo ottuso e spesso crudele, del tutto impreparato al ruolo di guida della Russia. Le sorti belliche della Russia sono nefaste e la società nobiliare è superficiale e dedita ai divertimenti. Caterina sogna però un Paese diverso, riformato secondo lo spirito illuminato che muove l’Europa e aperto alle nuove idee di poeti, letterati e intellettuali. L’ingenuità iniziale non impedisce alla giovane di portare avanti il proprio sogno di riforma e di fare di tutto per diventare Imperatrice: Caterina la Grande!

The Great - Cinematographe.it

Sono molti gli elementi che tradiscono lo scopo della serie. Lo stile, in primo luogo, mira a una rielaborazione in chiave umoristica (ma un umorismo molto particolare) di eventi che hanno realmente interessato la Russia del 18° secolo e le sue più alte sfere. Il Paese, in guerra contro la Svezia, è guidato da un Imperatore privo di strategia militare, disinteressato alla riforma culturale, ignorante e crudele, e rappresentato da una gerarchia nobiliare ed ecclesiastica altrettanto superficiale. Tutto ciò rappresenta il palcoscenico perfetto per una rivisitazione ironica dei fatti. I comportamenti di corte vengono sottoposti a prese in giro ed esagerazioni, così come le abitudini dello stesso Pietro, che sembra simboleggiare la un modello violento e arretrato di mascolinità. I suoi sostenitori lo temono, più che amarlo e rispettarlo davvero, e le dame sono pettegole e dedite solo ai divertimenti.

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Sono molti gli elementi su cui giocare per donare un tocco fresco, moderno e goliardico a una serie storica e The Great li sfrutta tutti, dando vita a un prodotto tecnicamente ben realizzato, divertente per certi versi, ma anche significativo e commovente sotto altri punti di vista.
Un altro elemento importante è il rifiuto della fedeltà assoluta alla storia: la sigla stessa chiarisce fin da subito che non tutto ciò che vedremo è successo realmente. Le vicende raccontate sono vere solo “occasionalmente”, ma non per questo meno realistiche.

The Great - Cinematographe.it

Ogni scelta degli sceneggiatori mira alla creazione di un contesto storico, sociale e politico ben definito, che si fonda sulla realtà, ma che la distorce in alcuni punti per permetterci di vedere al di là di ciò che i libri scolastici di dicono di Pietro III, di Caterina e del loro mondo. The Great è certamente una serie di genere storico, ma che non può essere racchiusa in un’unica etichetta. Con il trascorrere delle sue dieci puntate lo spettatore non può ignorare l’importante contenuto socio-politico di questo titolo, creato da Tony McNamara (apprezzatissimo per La Favorita), ma è la forza travolgente dei personaggi a catturare la sua attenzione, il realismo della loro psicologia e la gradevole sfaccettatura dei loro animi, egregiamente ricreata dalla recitazione dei suoi interpreti, tra cui spiccano senza dubbio Elle Fanning e Nicholas Hoult. I loro personaggi sono figure opposte, ideologicamente, culturalmente e caratterialmente, ma la chimica tra loro sullo schermo si respira fin dalle prime scene.
Il modo di agire e di parlare dei personaggi, principali e secondari,
scivola spesso nell’anacronismo e nello humour che sembra abbattere i limiti imposti dall’epoca storica prea in esame. Il tutto concorre tuttavia alla creazione di una scena vivida, vibrante e magnetica, com’è già avvenuto con il film La Favorita.

The Great e il suo umorismo nero, incredibilmente profondo

The Great - Cinematographe.it

Un discorso a parte merita quello che è probabilmente l’elemento più caratteristico di The Great: l’umorismo, in una forma molto particolare. Non siamo di fronte a battute di spirito volte a far ridere o a banalizzare in modo ridicolo il mondo complesso con cui la giovane Caterina si scontra. Il divertimento dello spettatore è certamente uno degli obiettivi, ma non è una comicità canonica quella di The Great.
La serie esagera le assurdità della vita di corte e delle abitudini dei potenti, i piccoli capricci di ogni giorno di un leader inadeguato come Pietro e il servilismo dei suoi sottoposti, ma lo fa per esasperare la situazione di arretratezza nella quale si muove una grande protagonista. Il tono da commedia nera si bilancia costantemente con il dramma, fino a dare vita a un prodotto estremamente sfaccettato, da un lato capace di suscitare il sorriso, dall’altro di rattristare, da un lato di alzare gli occhi al cielo al cospetto di personaggi bizzarri e ottusi, dall’altra di restare colpiti dalla situazione storico-culturale presentata. 

The Great - Cinematographe.it

The Great è una dramedy sopra le righe, che sembra rispecchiare l’inettutudine e l’esuberanza di Pietro III, ma che lascia presto spazio alla profondità di pensiero di Caterina. Il suo arrivo in Russia, dapprima caratterizzato da una fanciullesca ingenuità, si trasforma presto in una missione importantissima: riformare la Russia, abbattere il concetto di monarchia portato avanti dal giovane zar e diffondere la tolleranza e la cultura a corte e presso il popolo, un progetto forse ambizioso, ma che ha permesso a Caterina di farsi ricordare nei secoli come Caterina la Grande di Russia

The Great presenta uno stile fresco e dinamico che mantiene alta l’attenzione dello spettatore. Molte scene risultano talvolta uguali a se stesse, in un susseguirsi di feste di corte, tentativi di ribellione, eventi secondari e capricci nobiliari. Questo può creare qualche momento di stallo a livello narrativo, soprattutto nella trama orizzontale del prodotto. Il tutto è però reso con grande attenzione per i dettagli (bellissimi i costumi e le ambientazioni) e la scelta di rendere situazioni e dialoghi vagamente anacronistici aggiunge alla serie un tocco di personalità che non passa inosservato!

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.8

Tags: Starz