The Defenders: recensione NO SPOILER dei primi quattro episodi

Matt Murdock, Jessica Jones, Luke Cage e Danny Rand finalmente insieme per combattere una grande minaccia nella serie crossover The Defenders.

Il progetto The Defenders non è di primo pelo, lo sappiamo. Prende il via in contemporanea con il debutto della prima stagione di Daredevil, nell’aprile 2015 e si pone come culmine finale di un disegno più grande che vede protagonisti quattro grandi eroi. Naturalmente non parliamo di eroi dello spazio, tuttavia non sono meno importanti dei personaggi visti sul grande schermo.

The Defenders: quattro eroi di quartiere uniti contro una temibile minaccia

Quasi al pari del progetto Avengers, quello sui Difensori si colloca, al contrario, in un contesto più piccolo: quello urbano. Non ci sono cattivi galattici da sconfiggere, non è l’intero mondo ad essere in pericolo, ma, seppur su scala minore, ci sono alcuni problemi da risolvere che hanno bisogno di una mano speciale. Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage ed Iron Fist hanno visto la luce attraverso quattro serie monografiche che li hanno introdotti e raccontati. Finalmente, dopo due anni, i quattro eroi di strada si incontrano/scontrano in una serie altamente attesa e che, con fiducia ed ottimismo, soddisferà le nostre aspettative.

Dopo aver visionato in anteprima le prime quattro puntate della prima stagione di The Defenders, in uscita su Netflix il il 18 Agosto, vi diamo qualche dettaglio su cosa dovete aspettarvi. Di seguito la nostra recensione assolutamente priva di spoiler.

Delle quattro puntate visionate, le prime due sondano il terreno. I quattro protagonisti ancora non si conoscono e non sanno dell’esistenza l’uno dell’altro – a parte l’eccezione Jessica e Luke, già incontrati nella serie sulla detective privata Jones. The Defenders comincia lì dove le quattro serie precedenti si erano concluse. Senza scendere troppo in dettaglio ritroviamo un Matt Murdock (Charlie Cox) a lavoro e sempre più tentato a riprendere il costume da Diavolo di Hell’s Kitchen: l’uomo cerca in tutti i modi di reprimere la sua pulsione. Jessica Jones (Krysten Ritter), ancora scossa dai suoi precedenti con Kilgrave, trascorre atipicamente le proprie giornate evitando ingaggi di lavoro. Luke Cage (Mike Colter), scontata la sua pena in prigione, torna ad Harlem alla ricerca di un equilibrio ormai perduto da tempo. Infine ritroviamo Danny Rand. L’Iron Fist (Finn Jones) continua la sua caccia alla Mano assieme all’inseparabile Colleen Wing (Jessica Henwick); qualcosa, o qualcuno, li spinge a tornare a New York.

Una sceneggiatura ponderata fa sì che la The Defenders abbia tutto il tempo per introdurre il proprio racconto e svilupparlo.

I primi due episodi si pongono come basi fondanti di un edificio che, su questi presupposti, ha tutte le possibilità di reggere ad una forte pressione. I fili separati che seguono le vite dei quattro si intrecciano pian piano fino ad incontrarsi, inevitabilmente. Evitando di svelare i dettagli del fatidico incontro tra i protagonisti, risulta quantomeno difficile non elogiarne la qualità e l’energia che Matt, Jessica, Luke e Danny emanano stando assieme. Se in solitario ognuno di loro esprime un propria forza, il gruppo al completo, almeno nei primi momenti a stretto contatto, risulta sì frantumato – come giusto che sia, ma al tempo stesso potenzialmente esplosivo e carismatico. Una scrittura che va via via crescendo alimenta un ritmo narrativo che sale sempre più in alto.

Se i combattimenti coreografici sono solo uno degli elementi caratteristici di questo grande progetto televisivo Marvel/Netflix, allora la regia non può che seguire lo stesso concetto. C’è una sorta di danza leggiadra nei movimenti di macchina da presa e ciò che risulta subito tangibile sono i dettagliati piani sequenza che seguono i vari personaggi. Movimenti sinuosi e ravvicinati all’azione ci catapultano a New York come fossimo spettatori invisibili di uno spettacolo che prende forma proprio davanti a nostri occhi. L’uso del colore, d’altra parte, risulta fondamentale e caratterizza ogni singolo protagonista: quando è Matt ad essere sulla scena vediamo sfumature di rosso, se c’è Jessica sono il viola ed il blu a farla da padrone, a Luke viene associato il giallo mentre a Danny il verde. Ogni tecnicismo descrive qualcosa che non viene quasi mai lasciato al caso.

In ultima analisi impossibile non spendere alcune parole per i protagonisti assoluti di questa serie corale.

In particolare, volendo tralasciare – almeno ora – i quattro eroi che tutto sommato già conosciamo, ma che meriterebbero un approfondimento maggiore, poniamo la nostra grande attenzione e curiosità verso il cattivo principale: la misteriosa Alexandra interpretata da Sigourney Weaver. Il personaggio possiede sin da subito un grande fascino e l’attrice che la interpreta è molto brava ad incutere un timore pari a quello provato per Wilson Fisk, Kilgrave o la stessa Madame Gao, presente anche qui. Da questo punto di vista è palpabile una grande potenza femminile che si equilibra ai possenti personaggi maschili.

Sigourney weaver the defenders clip

The Defenders, seppur non immediatamente esplosiva, convince e mette in scena un racconto che si differenzia quasi totalmente dal tipico prodotto seriale. Molto vicino alle atmosfere di Daredevil, The Defenders è paragonabile ad un lungo film di circa sette ore, decisamente adatto, quindi, ad un piacevole binge-watching. Appuntamento quindi al 18 Agosto su Netflix.

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.7