Murderville: Chi ha ucciso Babbo Natale? – recensione dello speciale Netflix

Babbo Natale è stato ucciso!! Accade al Municipio, e il detective Seattle è chiamato ad investigare...

Murderville: Chi ha ucciso Babbo Natale? è lo speciale natalizio della serie creata da Krister Johnson e disponibile su Netflix dal 17 dicembre 2022.
Quanto è importante avere la mente sgombra quando si vede qualcosa per poi parlarne. Ad esempio, quanto potrebbe essere importante vedere Murderville senza pensare a Buona la Prima di Ale&Franz? Perché ovviamente è il primo riferimento nel momento in cui ci si approccia alla serie creata da Krister Johnson e prodotta da Netflix, che ha distribuito nel febbraio del 2022 i sette episodi della prima stagione.

Murderville: Chi ha ucciso Babbo Natale? e l’anarchia dell’interpretazione

Nella storia, il detective Terry Seattle collabora in ogni episodio con la dottoressa Amber Kang e con un assistente differente per risolvere un omicidio, mentre cerca di mettere assieme i pezzi per scoprire il responsabile della morte della sua partner Lori, uccisa 15 anni prima, e di ricostruire la sua relazione con Rhonda, la quale ha tuttavia iniziato una relazione con il detective Daz.

Will Arnett è l’interprete principale, Haneefah Wood è Rhonda mentre Lilan Bowden è Kang e Philip Smithey è Daz: mentre le guest dei vari episodi sono, nell’ordine di apparizione, Conen O’Brien (conduttore televisivo, comico e attore statunitense di origini irlandesi), Marshawn Lynch (ex giocatore di football che ha militato nella National Football League), Kumail Nanijani (attore e comico pakistano interprete tra l’altro di Eternals dei Marvel Studios), Annie Murphy (attrice canadese con all’attivo un Premio Emmy e varie candidature ai Golden Globe ed ai Critics’ Choice Awards), Sharon Stone (una delle attrici più celebri dell’epoca moderna, nominata ai Golden Globe e volto di alcuni dei film più iconici degli anni ’90), Kendrick Kang Joh Jeong (attore e doppiatore statunitense di origini sudcoreane, famoso per il suo ruolo in Una Notte Da Leoni). Nello speciale natalizio, rilasciato il 15 dicembre 2022, troviamo invece Jason Bateman (regista, produttore, attore, noto al grande pubblico per il serial cult Ozark) e Maya Rudolph (comica e cantante).

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La caratteristica e l’idea base di Murderville è quella di non fornire nessun copione o sceneggiatura all’attore coprotagonista ospite di puntata, dando vita in questo modo ad una recitazione che nelle intenzioni dovrebbe essere surreale o totalmente anarchica, senza una guida precisa se non quella degli avvenimenti.

L’idea di per sé è travolgente e affascinante e si presta a diverse declinazioni e soprattutto è una boccata d’aria fresca nel panorama internazionale della grande N rossa: anche se, come si diceva in apertura, Buona la Prima di Ale & Franz aveva già dato la stura a questo tipo di esperimento.
Seppure in maniera più grezza e con risultati, se vogliamo, più “televisivi”, quello che ne usciva fuori lì era una specie di caos controllato che ad un certo punto cambiava pelle e diventava tutt’altro rispetto a quanto originariamente concepito.

Murderville invece ha le briglie più rigide: è vero che gli attori non sanno cosa dovranno dire e cosa succederà sul set, ma la loro confusione è relativa, perché il set ha regole rigide e conseguentemente il loro smarrimento non è così vertiginoso da travolgere la narrazione dell’episodio.
Lo speciale natalizio, quindi, conferma le impressioni buone e cattive della serie: si fa il verso ai tantissimi – troppi? – polizieschi e hard boiled sparsi per le varie piattaforme, e nello stesso tempo ci si muove su tre binari paralleli.

Un miracolo di Natale?

La satira di genere, le reazioni della guest star, lo spasso nell’osservare quando il gioco si infrange nell’assurdo (molto raro però): proprio quest’ultima traccia è la più importante e la più riuscita nello speciale natalizio, vuoi per la bravura di Bateman e Rudolph nel reagire all’ignoto, vuoi per la chimica che si crea tra Arnett e l’ospite di turno.
Sarà stato un miracolo di Natale, quello di aver fatto trovare la strada giusta ad una serie che brancolava un po’ nel buio nonostante le ottime potenzialità?

Regia - 3
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 2
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 3

2.8

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