Griselda: recensione della serie TV Netflix con Sofia Vergara

Interpretata e prodotta da Sofia Vergara, la miniserie in sei episodi Griselda coideata da Doug Miro, Ingrid Escajeda e Carlo Bernard, e diretta dal regista di Narcos Andrés Baiz, ripercorre la vera storia della gangster colombiana condannata per narcotraffico e responsabile di centinaia di omicidi Griselda Blanco Restrepo (il suo patrimonio arrivò a toccare i due miliardi di dollari), morta a Medellin nel 2012. Violenza scioccante e colpi di scena convivono insieme all’interpretazione drammatica dell’attrice Sofia Vergara terribilmente brava nella sua versione di Blanco e protagonista di questa storia di vita reale con sfondo crudele, che oltre all’attrice di Modern Family ci fa trovare tra gli interpreti Alberto Guerra, Christian Tappan, Martín Rodríguez, Juliana Aidén Martinez, Vanessa Ferlito e, per la prima volta sullo schermo, Carolina Giraldo.

Sofia Vergara è una perfetta e terribile boss della droga

Griselda. (L to R) Sofia Vergara as Griselda, Christian Tappan as Arturo in episode 102 of Griselda. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Per interpretare Griselda Blanco, Sofia Vergara (anche lei colombiana e naturalizzata statunitense) si è trasformata fisicamente e psicologicamente. Ogni giorno l’attrice si è sottoposta a sedute di ore di trucco (anche con protesi), ma sono stati soprattutto l’atteggiamento, la postura e la camminata che le hanno consentito di diventare Griselda. Lo spettacolo Netflix è elegante, e per le carrellate, la sua struttura narrativa e la rappresentazione dei legami familiari rimanda a Quei bravi ragazzi (un aspetto chiave che spiega il fascino dei prodotti cinematografici e televisivi di mafia è l’intensa rappresentazione di questi legami) e a Scarface, in particolare per la performance mutevole di Vergara. I protagonisti principali sono Griselda Blanco e Dario interpretati rispettivamente da Vergara – perfetta e terribile boss della droga – per cui la vera droga sarebbe il “saper comandare in un mondo di uomini” e da Alberto Guerra. Nata in povertà in una famiglia disastrata, con una madre alcolista e un padre assente, Griselda può fare affidamento soltanto su se stessa. Si trasferisce da Cartagena a Medellin, dove inizia a prostituirsi fin da giovane, mentre cresce in lei un desiderio di rinascere e avere ciò che non ha avuto da bambina. Senza il supporto di nessuno, la sua figura si impone in un mercato del narcotraffico dominato dagli uomini, e riesce a destreggiarsi abilmente tra famiglia e affari fino a diventare nota a livello internazionale con il nome di Vedova Nera.

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Una parabola ascendente e discendente alla Scarface, con una donna che scala i vertici della malavita con determinazione e crudeltà

Griselda intrattiene grazie alla camaleontica protagonista e alla parte del cast scelta per interpretare gli emarginati che compongono il suo “esercito personale“, per dirla con il regista Andrés Baiz. Ma lo show seriale non si basa comunque sulle leggendarie influenze e riesce a creare un’atmosfera tutta sua grazie alla scelta dei costumi, allo straordinario lavoro dei truccatori e alle eleganti scenografie che avvolgono i personaggi che ruotano attorno a Blanco (gran parte di ciò che si vede è in realtà vero, ma sembra che la vera Griselda si sia spinta oltre il suo personaggio sullo schermo) che resta forte nella serie, una donna prima vulnerabile e sicura di sé, poi sempre più una crudele regina della droga, che cade nella rete creata dagli eccessi e dalle sue stesse ambizioni.

Griselda: valutazione e conclusione

Griselda è una parabola ascendente e discendente alla Scarface, con una donna che vuole sentirsi indipendente tanto quanto gli uomini, e perciò scala i vertici della malavita con determinazione e crudeltà. Uno spettacolo imperdibile per gli appassionati dei gangster movie, con un proprio clima e con tanti punti di forza che avremmo apprezzato di più se non ci avesse “derubato” dell’infanzia di Blanco e avesse esplorato più in profondità le radici di questa donna, legata peraltro a un mondo della criminalità conosciuto da vicino dall’attrice protagonista, Sofia Vergara, che segna in modo clamoroso “la partita” di questa nuova grande aggiunta fra i drammi Netflix sul traffico di droga.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.3