Berlinale 2021 – Entre hombres: recensione della serie TV HBO

La recensione di Entre hombres, la serie TV argentina targata HBO e presentata alla Berlinale 2021, diretta da Pablo Fendrik.

Ad aprire le proiezioni della sezione dedicata alle serie della Berlinale 2021 arriva Entre hombres la produzione targata HBO Latina che sarà trasmessa più avanti nell’arco dell’anno. La serie si compone, al momento, di quattro episodi da circa un’ora ciascuno, interamente ambientati a Buenos Aires, nei sobborghi della città che da sempre ospitano una sfoltita schiera di personaggi malfamati e dalla dubbia moralità. I personaggi centrali sono uomini, gli stessi ritratti nel romanzo omonimo di Germán Maggiori, pubblicato nel 2001.

Entre hombres si apre nella seconda metà degli Anni ’90 nel centro della decadenza di una parte della città di Buenos Aires, dove folti gruppi di malviventi operano e intrecciano le loro storie tra loro e talvolta con quelle della società più benestante. Il classico esempio di quanto può accadere è il coinvolgimento di uomini influenti nel giro di prostituzione. Infatti, tre uomini in vista vengono ripresi durante un festino a base di orge, alcool e droga durante il quale, manco a dirlo, una delle prostitute muore per overdose. Del video si perdono le tracce, ma nel frattempo una serie di eventi porta alla luce quel sottobosco sociale animato da soggetti, rigorosamente uomini, dalle capacità professionali e morali non sempre impeccabili.

Entre hombres: il police drama argentino diretto da Pablo Fendrik

Entre hombres - Cinematographe.it

Entre hombres offre una serie di personaggi tipizzati che si alternano in ruoli diversi tra loro anche se accomunati da un approccio piuttosto discutibile ai loro ruoli: poliziotti corrotti e intenti a torturare le persone sbagliate, malviventi senza pietà ma piuttosto allucinati e molti altri si avvicendano alla ricerca della videocassetta perduta.

Il tono surreale e carnevalesco della serie si scontra con le luci cupe e i colori neri che fanno da sfondo ai dettagli colorati che caratterizzano personaggi e situazioni, creando il fil rouge estetico che tiene insieme tutti gli episodi di Entre hombres. Gran parte delle caratteristiche della storia sono ereditati dal mondo torbido descritto nel romanzo di Maggiori, il quale ha anche collaborato alla realizzazione della serie di HBO. Il linguaggio a metà tra commedia e noir popola questo mondo argentino, che vive uno smembramento di cadaveri e un lavaggio di una macchina più o meno con la stessa leggerezza morale. A onor del vero, le critiche mosse alla corruzione della polizia non arrivano mai a mettere realmente in dubbio il loro operato, visto anche quanto bene inserito sembra essere in questo panorama umanamente desolante.

Episodi ridondanti e un coro di voci maschili divertenti

Entre hombres - Cinematographe.it

L’andamento di Entre hombres è costruito su episodi anche ridondanti, che dimostrano la forte propensione a far emergere in occasione possibile gli aspetti più discordanti rispetto al ruolo ricoperto. Un altro aspetto che colpisce è quanto ogni personaggio viva con naturalezza il mondo della droga e dello spaccio: ognuno per il proprio ruolo ha dimestichezza con tutto quell’ambiente, che finisce per avvicinare i due estremi della scala sociale e della legalità.

In tutto questo panorama, le donne ricoprono un ruolo marginale anche se, a ben vedere, è proprio la loro presenza a mettere in moto la narrazione iniziale. Dei loro personaggi non si approfondisce nessun aspetto, se non quelli funzionali alla diegesi, e dopo i primi 10 minuti vengono lasciate fuori dalle inquadrature. Resta indubbia la credibilità e la dedizione con cui gli attori danno vita ai protagonisti: un plauso dunque a Gabriel Goity, Nicolàs Furtado, Diego Velàzquez, Diego Cremonesi e Claudio Rissi, che costituiscono un coro di voci maschili, incapaci, divertenti e assolutamente criminali.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 3
Emozione - 2

3.2

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