A Murder at the End of the World: recensione della serie TV Disney+

Emma Corrin e Harris Dickinson sono due adorabili investigatori dilettanti nella serie che mescola ironia, mistero e romanticismo.

Tecnologia, dispositivi e gadget hi-tech, una fotografia fredda e nitida alla Blade Runner e un personaggio che sembra uscito fuori dalla mente di Conan Doyle sono le carte vincenti di A Murder at the End of the World, la serie murder mistery FX creata e diretta da Brit Marling e ZalBatmanglij e interpretata da Emma Corrin, Clive Owen, Harris Dickinson e Brit Marling che mette al centro della scena un nuovo tipo di detective: un’investigatrice alle prime armi della Generazione Z, nonché hacker (esperta di tecnologia) di nome Darby Hart interpretata da Emma Corrin (The Crown).

Nella trama di A Murder at the End of the World una detective dilettante riceve un misterioso invito a un ritiro di menti

A Murder at the End of the World recensione cinematographe.it

Non c’è da stupirsi se la scena d’apertura dello show consiste in un paesaggio urbano e desolato. Sulle note di The End dei Doors, una inconsueta e “non identificabile” (come i cadaveri di cui si occupa) Emma Corrin fa entrare in scena il suo personaggio. Darby Hart è anche l’autrice di un libro true crime, arriva a presentare la sua opera prima titolata La sconosciuta con l’argento davanti a un pubblico di lettori. Poi il presente viene interrotto per raccontare un evento della sua storia accaduto in passato, cioè l’incontro della protagonista con un altro investigatore dilettante, il suo ex fidanzato Bill (Harris Dickinson); di quando lei e Bill hanno usato le loro abilità di hacker per rintracciare un serial killer. Poi un colpo di pistola. Il ritorno al presente. L’uditorio conquistato. L’eco della voce di Darby arriva all’orecchio di un miliardario solitario considerato “il re della tecnologia” e interpretato da Clive Owen il quale invita la giovane donna a partecipare, insieme ad altri otto ospiti, a un raduno esclusivo di menti in una località remota e suggestiva. In Islanda però uno degli ospiti viene trovato morto e Darby deve usare tutte le sue capacità per dimostrare ai presenti che si tratta di un omicidio, prima che l’assassino uccida qualcun altro.

Corrin e Dickinson sono due adorabili investigatori nella serie che mescola mistero e romanticismo

A Murder at the End of the World recensione cinematographe.it

Due attori protagonisti carismatici che ci fanno partecipare alle emozioni dei loro personaggi e una scelta originale, spiazzante, della colonna audio dello show – che sa stupire e divertire al momento giusto – sono i punti di forza della serie tv. A Murder at the End of the World potrebbe far storcere il naso per le stesse ragioni che ci attraggono, ma ha il merito di lasciarsi guardare senza far riflettere troppo sui suoi vari aspetti: dalla trama, alla recitazione, alla chimica tra i personaggi. Ci godiamo la visione senza “far palare” le nostra sopracciglia davanti ai vari déjà vu/déjà entendu. Abbiamo guardato gli episodi con gli occhi spalancati e ingenui nonostante i personaggi siano inclini a discorsi sullo stato del mondo, sulla democrazia sull’orlo della crisi o sui virus che mutano. E siamo rimasti piacevolmente attratti sin dalla prima sequenza dal look elegante di questo prodotto seriale, dalle sue ambientazioni futuristiche coperte di nebbia e dai bei motel con illuminazione fluorescente che hanno ospitato Darby e Bill. Che Corrin e Dickinson, poi, siano stati eccezionali è un dato di fatto: hanno portato la storia totalmente sulle loro spalle. Una storia che guarda al futuro, dove il ruolo della “tecnologia alternativa” e l’attuale crisi ambientale sono solo due pezzi del puzzle da risolvere. Perché c’è una carenza di ascolto dell’anima (che è silenzio). E Darby, la protagonista, sente questo silenzio.

A Murder at the End of the World: valutazione e conclusione

A Murder at the End of the World potrebbe non essere impeccabile e originalissima, ma ci ha sedotti. Malgrado gli inizi poco romantici, la relazione fra Darby e Bill – vissuta in flashback nella storia delle origini dell’adolescente solitaria che segue le orme di suo padre patologo, cresciuta ad analizzare scene del crimine – aggiunge una dolce storia d’amore al giallo e all’investigazione portata avanti da un nuovo tipo di detective. Per concludere che interpreti, fotografia e colonna audio ne fanno uno show carico di suspense ed emozionante.

Le prime due puntate di A Murder at the End of the World, precedentemente conosciuta con il nome di Retreate, sono su Disney+ dal 14 novembre 2023. I cinque episodi restanti saranno rilasciati settimanalmente, ogni martedì.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 3.5

3.8