1923: recensione della serie TV con Harrison Ford

Disponibile sulla piattaforma streaming Paramount+, 1923 è la nuova serie creata da Taylor Sheridan che si propone come sequel di Yellowstone e come sequel di 1883. Attraverso le vicende della famiglia Dutton, 1923 segue le vicissitudini della Storia americana nel Montana di inizio secolo come il proibizionismo e la Grande Depressione; le difficoltà che i Dutton incontrano per sopravvivere ai grandi eventi storici mette alla prova la tempra dei capi famiglia, soprattutto trovandosi a dover difendere lo Yellowstone Dutton Ranch dai sempre più frequenti furti di bestiame. La saga familiare dei Dutton incede a passo deciso tra un’avversità e l’altra, rivelando contemporaneamente un’impressionante determinazione utile a superare ogni difficoltà e una resilienza che porta la famiglia ad attirare a sé una nuova avventura appena risolta la precedente. 1923, uscita a dicembre 2022 negli Stati uniti e arrivata in Italia solo adesso, è già stata rinnovata per una seconda stagione e arricchisce l’universo narrativo di Yellowstone, ormai giunta alla quinta annata.

1923 è il cast d’eccezione della serie TV in onda su Paramount+

A giocare fortemente in suo favore, 1923 può contare su un cast a dir poco eccelso, con Hellen Mirren e Harrison Ford a vestire i panni rispettivamente di Cara e Jacob Dutton; al loro fianco si trovano attori come Brandon Sklenar, Darren Mann e Michelle Randolph che rappresentano con sapienza e leggerezza i personaggi loro affidati. In questa cornice, la saga familiare si prepara ad attraversare un nuovo decennio della storia americana e Taylor Sheridan, già dietro la produzione delle altre serie, tratta questo nuovo capitolo in piena coerenza con i precedenti. Senza dubbio la presenza di punte di diamante della recitazione come Ford e Mirren garantiscono a 1923 la possibilità di proseguire il racconto della famiglia in maniera coerente con gli altri capitoli della narrazione, nonostante l’inevitabile frammentazione storica.

Si ritrovano quindi gli elementi più caratteristici dei racconti del west, proprio quelli cui si rimane ancorati anche per la loro immediata riconoscibilità; basti per esempio pensare al romanticismo del continuo scontro tra uomo e natura, contrapposto alla cupezza dell’inesorabile sventura civile, entrambi simboli inconfondibili di un universo “altro”, una dimensione lontana dallo spettatore e proprio per questo affascinante. In questo senso le figure guida di Ford e Mirren si innestano come veri e propri vate della storia della famiglia Dutton, accompagnano con mano sicura tutti gli eventi narrati negli otto episodi della serie, ognuno della durata di circa un’ora. La coerenza del racconto di 1923 rispetto agli altri titoli dell’universo dello Yellowstone Dutton Ranch è favorita anche dalla voce di Elsa, che accompagna l’evoluzione della famiglia Dutton e ne racconta le reazioni ai diversi eventi.

Una serie TV coerente

La prima stagione di 1923 scorre grazie alla fluenza della sua costruzione, in cui ogni elemento appare naturalmente connesso a tutti gli interventi circostanti, tale da rendere consistente e coerente il modo di raccontare gli eventi. Il ritmo, pur incedendo a passo svelto da una sventura all’altra, risulta a tratti stagnante, proprio come risultato di una narrazione fortemente omogenea e compatta, lontana dalla ricerca di scuotimenti emotivi negli spettatori. Pur non essendoci ancora indicazioni circa i tempi di uscita della seconda stagione ormai confermata, è facilmente intuibile quali saranno i punti di partenza della nuova tornata di episodi, anche considerando che la presenza della famiglia Dutton e di un importantissimo sfondo storico lascia aperte infinite possibilità per lo sviluppo della trama.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 4
Sonoro - 2
Emozione - 3

3