Richard – Missione Africa: recensione del film d’animazione

Richard – Missione Africa è un film d’animazione diretto da Toby Genkel e Reza Memari. Dopo la prima mondiale al Festival di Berlino 2017, il film è stato presentato in anteprima italiana al Future Film Festival 2017. Richard – Missione Africa ha inoltre ottenuto il patrocinio della Lipu, la principale associazione italiana per la tutela e la salvaguardia degli uccelli, che ha inserito nel proprio sito una speciale sezione dedicata alla pellicola, con approfondimenti sui fenomeni migratori.

Il piccolo passerotto Richard perde entrambi i genitori poco dopo la sua nascita. Ancora incapace di badare a se stesso, viene trovato dall’amorevole cicogna Aurora, che convince il compagno Claudius a crescere il piccolo come un membro della loro specie. Richard si integra perfettamente con le cicogne, fino a quando per lo stormo arriva il momento di migrare verso la calda Africa. A Richard, incapace di volare per una tratta così lunga, viene proibito di seguire le cicogne. Il passerotto però non si rassegna, e insieme al pappagallo canterino Kiki e al gufetto Olga intraprende un avventuroso e pericoloso viaggio verso l’agognata Africa.

Richard – Missione Africa: la diversità è sempre una risorsa e mai una limitazione

Toby Genkel e Reza Memar sorprendono con una pellicola d’animazione che affronta con invidiabile delicatezza temi sempre all’ordine del giorno come la diversità, l’integrazione e la voglia di abbattere confini e barriere, condendo il racconto con buone animazioni, un’ampia gamma di ambientazioni e una serie di gag semplici ma ben riuscite, per la gioia e il divertimento dei più piccoli.

Non è difficile leggere nella storia del passerotto Richard, costretto a crescere come unico agente esterno in un gruppo omogeneo e a superare con grinta e costanza lo scetticismo generale, una metafora della reale storia del regista e sceneggiatore del film Reza Memar, obbligato da piccino a lasciare la sua terra natale iraniana per trasferirsi in Germania. Con l’aiuto del collega Toby Genkel, Memar è però abile a fuggire la trappola del pietismo e della banalità, trasformando progressivamente Richard – Missione Africa da tenero e spiritoso racconto di formazione a elogio della diversità, vista non come limitazione, ma come opportunità di cooperare per un bene comune sfruttando le qualità dei singoli.

Richard – Missione Africa e l’importanza di lottare per superare confini e barriere

Un gufo con un amico immaginario, un pappagallo amante della disco music e un passerotto desideroso di essere una cicogna, capaci di attraversare due continenti solo con la caparbietà e con la forza del loro strambo legame, ci ricordano così di lottare sempre per superare i nostri limiti e di cercare sempre di dimostrare a noi stessi e agli altri le nostre qualità, cooperando al meglio con chi ci sta accanto. Un messaggio candido, immediato e ad altezza di bambino, reso godibile e scorrevole da un umorismo arguto e mai volgare, che non risparmia qualche stoccata alla modernità e al mondo degli umani, come la rappresentazione dei corvi mafiosi e dei piccioni dipendenti da internet e dai social.

L’ottimo lavoro di Toby Genkel e Reza Memar è completato da una buona caratterizzazione dei personaggi principali e secondari e da un’animazione pulita e dall’ottimo impatto visivo, che, soprattutto nella parte finale, riesce a intrattenere anche con scene d’animazione rocambolesche e concitate, smorzate da un’ironia intelligente e mai ripetitiva.

Richard – Missione Africa si rivela un discreto prodotto di intrattenimento per tutta la famiglia, capace di affascinare sia gli adulti sia bambini di tutte le età, veicolando valori positivi come l’adozione, la famiglia e la forza della diversità. Un film leggero e genuino, che sfrutta il fascino e la magia del mondo animale per lanciare al genere umano un invito alla pacifica convivenza, alla condivisione e al reciproco supporto.

Richard – Missione Africa è in sala dal 10 maggio, distribuito da M2 Pictures.