Emily Blunt: 8 curiosità sorprendenti sulla sua vita e carriera

Alcuni curiosi aneddoti sulla grande interprete.

Dietro la brillante carriera di Emily Blunt si nascondono storie meno note che l’hanno resa l’artista che conosciamo oggi. Queste otto curiosità raccontano proprio questo: il percorso che ha trasformato Emily Blunt in una delle figure più affascinanti del cinema contemporaneo.

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1. Emily Blunt: la balbuzie che trasformò un ostacolo in talento

Emily Blunt - Cinematographe.it

Emily Blunt ha iniziato a balbettare intorno agli otto anni, e per anni la situazione è peggiorata al punto da non riuscire a rispondere alle domande in classe o a presentarsi serenamente agli estranei. I suoi genitori tentarono varie strade — logopedisti, terapie di rilassamento, esercizi di respirazione — ma nulla sembrava risolvere il problema. La vera svolta arrivò solo quando, a scuola, un insegnante la invitò a prendere parte a una recita e a interpretare il personaggio con un accento diverso dal suo. Emily accettò senza aspettarsi nulla, e fu proprio in quel momento che accadde qualcosa di inaspettato: la balbuzie scomparve completamente mentre recitava.

2. Il debutto con Emily Blunt accanto a Judi Dench

A soli diciannove anni, con pochissimi mesi di formazione alle spalle, Emily si ritrovò a debuttare sul palco insieme a una delle più grandi attrici britanniche di tutti i tempi: Judi Dench. Per una quasi esordiente era un banco di prova enorme, e lei stessa ha raccontato come i primi minuti in scena fossero accompagnati da un’intensa paura di sbagliare. Ma Dench, da veterana qual è, la aiutò a sentirsi a proprio agio, guidandola con grande naturalezza.

3. Emily Blunt in Il diavolo veste Prada: improvvisazioni, fame, trasformazioni

Emily Blunt - Cinematographe.it

Il ruolo di Emily Charlton in Il diavolo veste Prada è ancora oggi una delle sue interpretazioni più amate. Eppure dietro le quinte si nascondeva un lavoro estenuante: lei e Anne Hathaway dovevano mantenere costantemente un peso bassissimo per rappresentare l’ambiente delle riviste di moda in maniera credibile, e questo significava passare lunghe giornate a lavorare con uno stomaco quasi sempre vuoto. Allo stesso tempo fu proprio su quel set che Emily scoprì una libertà creativa che pochi ruoli ti concedono. Improvvisò molte battute — alcune diventate iconiche — e riuscì persino a convincere il regista a rendere inglese il suo personaggio, che inizialmente non lo era.

4. Emily Blunt e la sfida comica con Stanley Tucci

Sul set del film Emily trovò in Stanley Tucci un complice perfetto per alzare il livello delle scene. I due, infatti, iniziarono una sorta di competizione amichevole: cercavano ogni volta di spingersi un po’ oltre in termini di ironia, intensità o stravaganza pur di far emergere la personalità dei loro personaggi. Tucci ha raccontato in seguito che Emily vinceva quasi sempre, perché riusciva a mantenere serietà anche mentre diceva le battute più taglienti e sferzanti.

5. Le occasioni mancate di Emily Blunt: da Peggy Carter a The Dark Knight

Emily Blunt - Cinematographe.it

Nel corso della sua carriera Emily Blunt è stata vicinissima a ottenere ruoli che avrebbero potuto cambiarle il percorso artistico. Quando Katie Holmes decise di non tornare nel ruolo di Rachel in The Dark Knight, il nome di Emily fu valutato seriamente prima di scegliere Maggie Gyllenhaal. Poco dopo fu anche in corsa per interpretare Peggy Carter nel primo Captain America, ruolo che poi andò a Hayley Atwell. L’ironia della sorte? Suo marito John Krasinski era stato preso in considerazione per interpretare proprio Steve Rogers: avrebbero potuto diventare la coppia di punta del Marvel Cinematic Universe.

6. Emily Blunt: una filmografia immensa e ruoli sempre diversi

Emily Blunt è una delle attrici contemporanee con la filmografia più varia degli ultimi vent’anni. La sua ascesa comincia con My Summer of Love, dove interpreta Tasmin con una maturità sorprendente per la sua età. Il successo planetario arriva con Il diavolo veste Prada (2006), che le apre le porte di Hollywood. Da quel momento costruisce un percorso che rifiuta di adagiarsi su un’unica categoria di ruoli: passa con naturalezza dal dramma storico The Young Victoria, alla fantascienza di Looper e Edge of Tomorrow, dove dimostra abilità fisica e carisma da vera action star. Nel thriller Sicario offre una performance introspettiva e intensa; in Into the Woods mostra abilità musicali; con La ragazza del treno affronta un ruolo psicologicamente complesso; con Mary Poppins Returns reinterpreta un’icona Disney. Il suo lavoro continua con progetti come A Quiet Place, costruito con il marito John Krasinski, fino a interpretazioni come Jungle Cruise, Pain Hustlers e Oppenheimer, dove dà vita a una figura reale complessa e tormentata.

7. La vita privata di Emily Blunt: John Krasinski e i figli

Emily Blunt - Cinematographe.it

Emily Blunt e John Krasinski sono una delle coppie più solide di Hollywood, e ciò che più colpisce è quanto la loro vita privata e professionale si influenzi a vicenda. Dopo il matrimonio nella villa italiana di George Clooney nel 2010, hanno costruito una famiglia centrata sulla collaborazione e sul rispetto reciproco. L’arrivo delle figlie Hazel e Violet non solo ha modificato la loro quotidianità, ma ha finito per influenzare anche il loro cinema. John scrisse la prima versione di A Quiet Place tre settimane dopo la nascita della secondogenita, spinto dal desiderio di raccontare una storia sul terrore e la forza dell’essere genitori.

8. Emily Blunt e il rapporto complesso con la fama e il mondo digitale

Per gran parte della sua carriera Emily Blunt ha rifiutato l’idea di avere un profilo social: credeva che esporre troppo la propria vita privata significasse perdere una parte di sé, e non amava l’idea di sentirsi osservata fuori dal lavoro. Solo nel 2023 ha aperto, a sorpresa, un profilo Instagram ufficiale, mantenendo comunque un approccio sobrio.