X-Men: Apocalypse – Olivia Munn e l’assenza continuativa del regista

Ecco cosa ha svelato l'attrice del rapporto col regista Brian Singer.

X-Men: Apocalypse doveva essere il film trionfale della nuova saga sui mutanti

Tuttavia, alla fine, X-Men: Apocalypse, seppur non sia stato un fiasco totale, non ha atteso le aspettative del pubblico, che era rimasto davvero meravigliato dal bellissimo Giorni di Un Futuro Passato. Il tutto è poi collassato con (non ce ne vogliano i bravissimi attori), il disastro Dark Phoenix, un film inconcludente dall’inizio alla fine. Sembra quasi che i film sui mutanti Marvel non riescano ad avere una degna conclusione e che ci rimetta sempre, in un modo o nell’altro, la run dedicata a Fenice Nera.

Ciò detto, in X-Men: Apocalypse sono state riportate numerose assenze del regista, il quale non si sarebbe presentato a lavoro per diversi giorni consecutivi, il tutto nel bel mezzo della produzione. Olivia Munn aveva il ruolo di Psylocke in quella pellicola, e l’attrice ha recentemente svelato di essersi trovata davvero in difficoltà a lavorare con Brian Singer:

Quando abbiamo girato X-Men, mi sono resa conto che non avevo mai fatto qualcosa di così enorme prima. Non sapevo cosa fosse giusto o sbagliato, ma sapevo che era assolutamente strano che Bryan Singer potesse controllare da lontano quello che facevamo non venendo a lavoro per un presunto problema alla tiroide. Invece di andare da un medico a Montreal, che è una città dove la medicina è di altissimo livello, lui ha detto che doveva andare a Los Angeles. E se ne è andato per circa 10 giorni, questo è ciò che ricordo. E disse: “Continuate. Continuate le riprese. Eravamo sul set e dovevamo girare una scena piuttosto importante. Tutto quello che ci ha detto il regista è stato inserito in un messaggio all’assistente di produzione, che abbiamo letto dopo la pausa pranzo.

Il testo del regista di X-Men: Apocalypse agli attori:

Ehi ragazzi. Adesso sono occupato. Ma andate pure avanti e iniziate le riprese senza di me. Noi abbiamo detto, ok… ma francamente ho pensato fin da subito che non fosse una cosa normale. E non lo pensavo solo io, ma anche persone abbastanza importanti che prendevano decisioni, tra le quali quella di assumere un tipo così. In ogni caso aveva l’ok della produzione e siamo andati avanti in quel modo per un po’. Dopo gli hanno dato Bohemian Rhapsody e lui ha fatto la stessa cosa. in quel caso sappiamo tutti come è andata a finire.