Will Smith confessa: “Ho ancora le cicatrici per le botte di mio padre”
La confessione di Will Smith è arrivata durante il Red Watch Talk condotto dalla moglie Jada Pinkett Smith.
Will Smith ha confessato in lacrime le violenze fisiche ed emotive subite da suo padre quando era ancora bambino e la paura di diventare come lui
In questi giorni in cui milioni di persone nel mondo hanno festeggiato il Father’s Day, Will Smith è stato ospite del Red Watch Talk, show condotto dalla moglie Jada Pinkett Smith ed ha scelto di aprirsi al pubblico, raccontando alcuni episodi relativi alla sua infanzia.
L’attore di Men in Black e Sette Anime ha parlato della sua evoluzione come padre ma anche della paura provata quando gli è stato detto che lo sarebbe diventato. Dopo le sue dichiarazioni, tale timore appare più che giustificato, poiché Will Smith ha parlato delle violenze subite dal padre quando era ancora un ragazzino ed aveva per questo paura di non essere all’altezza del ruolo e delle responsabilità che lo aspettavano.
Nella famiglia in cui sono cresciuto l’aggressione fisica era permessa. Ho riportato cicatrici non solo esteriori ma anche interiori. Ho anche assistito a scene in cui mio padre picchiava mia madre. Sono eventi che in qualche modo ti feriscono a livello emotivo.
Parole forti che hanno portato l’attore a commuoversi. Ha poi continuato:
Alla fine dei conti ho amato la mia famiglia, ma sapevo già che non sarei mai stato come mio padre, il quale era spesso preda di attacchi di ira. Io ero un bambino educato e sempre gentile ma nonostante questo sono stato spesso preso a schiaffi e picchiato.
Will Smith ha voluto comunque sottolineare di non provare rancore nei confronti di suo padre che, parallelamente alla violenza, gli ha trasmesso il valore dello studio e dell’istruzione.
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L’attore ha poi ammesso di aver sofferto molto per il divorzio con la sua prima moglie. A quel punto Jada Pinkett Smith ha voluto trasmettergli forza, dicendogli:
Sei davvero un grande padre ed un ottimo partner. So che non è stato facile per te essere padre ma ne è valsa sicuramente la pena.