Warner Bros aprirà un asilo a supporto dei suoi lavoratori

Dal progetto fortemente voluto da Charlotte Riley e Mark Radcliffe, è nato il primo asilo per l'infanzia presso gli studi Warner Bros: aprirà questa estate e sarà messo a disposizione di tutti i lavoratori.

Warner Bros Studios si doterà di una struttura per l’infanzia, a supporto dei suoi lavoratori con figli

Per questa estate, infatti, è prevista l’apertura presso gli studi Warner Bros di un asilo, che ovviamente oltre a portare nuovi posti di lavoro, agevolerà anche la produzione. L’iniziativa arriva poche settimane dopo che il Festival del Cinema di Berlino ha ospitato il suo primo asilo nido per registi e delegati, un’iniziativa voluta dalla nuova direttrice esecutiva, Mariette Rissenbeek.

Molti esponenti dell’industria cinematografica si sono battuti affinché venisse dato maggior peso all’assistenza all’infanzia nel settore. Tra questi, l’attrice di Peaky Blinders Charlotte Riley e Mark Radcliffe. Quest’ultimo, in particolare, ha tratto ispirazione dalla sua esperienza personale. Dovendo coniugare le esigenze lavorative con quelle familiari, al nascita del suo primo figlio, si era però accorto di uno scarso supporto fornito a chi era in una posizione come la sua. Si era anche reso conto che molti erano addirittura costretti a lasciare il lavoro, proprio perché non riuscivano a far coesistere e funzionare entrambe le cose. Raising Films nel 2018 ha intervistato 640 lavoratori del settore. Il 79% di loro ha dichiarato di aver avuto un impatto negativo sulla carriera, al momento della nascita di figli, a causa della scarsa assistenza ricevuta.

Il progetto che Riley e Radcliffe hanno messo insieme è una struttura appositamente costruita e pensata per i lavoratori dell’industria cinematografica e sarà allestita a Leavesden Park, adiacente agli studi Warnr Bros. Si occuperà di neonati e bambini (fino a cinque anni). Riley ha confidato a Variety:

La produzione britannica è in piena espansione come mai prima, eppure stiamo perdendo lavoratori perché ci sono pochissime persone in grado di gestire la genitorialità e il cinema.

Fonte: Variety