Vivien Leigh e quella benedetta sfacciataggine che la portò in Via col vento: “mi sono scritturata da sola”

La giusta sfrontatezza le permise di spuntarla al provino

Via col Vento ha segnato un prima e un dopo nella folgorante carriera di Vivien Leigh. L’attrice, britannica ma nata in India poiché il padre assolveva lì alla funzione di ufficiale, si costruì una straordinaria reputazione in teatro.

Tantissime le opere che la videro protagonista, così come i generi. Dalle commedie alle tragedie shakespeariane per lei non c’era alcuna differenza. Il suo eclettico talento le consentiva di destreggiarsi, con una disinvoltura ben fuori dall’ordinario, in svariati ruoli.

Vivien Leigh: nessuna scaramanzia per lei!

Leigh Vivien

Via col Vento fu l’apoteosi di Vivien Leigh nel percorso artistico sul grande schermo. Il titolo fece man bassa di premi Oscar e la stessa Vivien si aggiudicò la statuetta di miglior attrice. Se questi sono dettagli noti ai cinefili, un singolare aneddoto può delineare la personalità tenace e caparbia di cui disponeva.

Era la metà degli anni Sessanta e, mentre tentava di sbarcare il lunario, Vivien Leigh ebbe tempo e modo di leggere il romanzo Via col Vento di Margaret Mitchell: ne rimase estasiata. Quando scoprì che a Hollywood erano in procinto di realizzare una versione cinematografica, decise di investire tutta sé stessa.

Vivien Leigh ingaggiò un agente americano consigliatole da Laurence Olivier, collega ma soprattutto anima gemella. Chiese al manager di proporla insistentemente al produttore David O. Selznick. In barba alla scaramanzia Vivien Leigh assicurava ai giornalisti che avrebbe ottenuto la parte in questione.

Laurence Olivier era uno dei nomi suggeriti per la parte di Rhett Butler, ma alla fine la scelta ricadde su Clark Gable. Per il ruolo di Scarlett (la “nostra” Rossella) furono provinate 1.400 aspiranti, dalle esordienti a star del calibro di Katherine Hepburn e Bette Davis.

Vivien Leigh

Nonostante la fitta concorrenza Vivien ebbe la meglio. In seguito, acquisì l’abitudine di raccontare alle cene fra amici e colleghi di essersi scritturata lei stessa nel film: un retroscena indimenticabile.

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