Venezia 82, Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch Leone d’oro: tutti i vincitori
Tutti i vincitori della 82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Leone d'oro a Jim Jarmusch per Father Mother Sister Brother
Si è conclusa con la consueta cerimonia di gala la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove il Leone d’Oro è stato finalmente assegnato al termine di un’edizione segnata da grande partecipazione e momenti di forte intensità. A condurre la serata è stata Emanuela Fanelli, che ha aperto ricordando i premi onorari consegnati nei giorni scorsi a tre giganti del cinema: Werner Herzog, Gus Van Sant e Julian Schnabel. Il primo riconoscimento annunciato è stato quello della sezione Venice Immersive, vinto da A Long Goodbye di Kate Voet e Victor Maes: i due autori, visibilmente emozionati, hanno definito il premio “una gioia travolgente”.
Dalla sezione Orizzonti sono arrivati i primi accenti politici: Ana Cristina Barragán, premiata per la sceneggiatura di The Ivy, ha concluso il suo discorso con un “Palestina libre”, strappando un applauso. La serata ha poi regalato un momento speciale al pubblico italiano: entrambi i premi Orizzonti per la recitazione sono andati a interpreti di casa nostra. Benedetta Porcaroli si è aggiudicata la Coppa per la migliore attrice con Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli (qui potete leggere la nostra recensione), mentre Giacomo Covi è stato premiato come miglior attore per la sua intensa prova in Un anno di scuola di Laura Samani. Sul palco, Porcaroli ha scelto di dedicare il premio “ai miei colleghi che sono sulla Global Sumud Flotilla, perché ci ricordano che non è tutto finito e che c’è un motivo valido per alzarsi ogni mattina: l’umanità”.
Per il Premio dedicato all’icona di Luigi de Laurentiis è salita sul palco Mara Venier, la quale ha consegnato il Leone del Futuro alla regista di Short Summer, Nastia Korkia (qui la nostra recensione dal Lido). La Coppa Volpi alla migliore interprete femminile è andata all’attrice cinese Xin Zhilei (The Sun Rises on Us All), visibilmente emozionata. La Coppa Volti alla migliore interpretazione maschile è invece andata a Toni Servillo, protagonista del nuovo film di Paolo Sorrentino, La Grazia (qui la nostra recensione). Anche l’attore ha voluto dedicare alcuni momenti del suo discorso di ringraziamento alla missione della Global Sumud Flotilla. Miglior sceneggiatura ai francesi Valérie Donzelli e Gilles Marchand per À pied d’œuvre. Gianfranco Rosi si è aggiudicato il Premio speciale della giuria con Sotto le nuvole (qui trovate la nostra recensione del documentario).

Alla sua prima opera come solita, Benny Safdie ha vinto il Leone d’argento per la miglior regia grazie al suo lavoro in The Smashing Machine, atteso film con protagonista Dwayne Johnson (qui la nostra recensione di uno dei film favoriti per gli Oscar). Il film dagli applausi record The voice of Hind Rajab si è aggiudicato il Gran premio della giuria. La regista e sceneggiatrice Kaouther ben Hania ha dedicato il premio alla Mezza Luna Rossa Palestinese e “a tutti coloro che rischiano tutto per salvare vite a Gaza, siete i veri eroi”. “Crediamo nel potere del cinema. Al coraggio di raccontare storie che potrebbe, altrimenti, venire sepolte. Il cinema non può riportarla in vita, o correggere le atrocità che le hanno fatto, ma il cinema può preservare la sua voce e farla risuonare oltre i confini”.
Per ultimo, il Leone d’Oro è stato consegnato nelle mani di Jim Jarmusch per Father Mother Sister Brother (di cui qui trovate la recensione). Il regista, accettando il premio, ha esordito con un ironico “Oh, shit!”. “L’arte non deve per forza essere esplicitamente politica. Può renderci più empatici e connetterci di più, che è il primo passo per risolvere i problemi che abbiamo”. Ha infine ricordato il regista Akira Kurosawa e la frase detta qualche anno fa, proprio sul palco della Mostra del Cinema di Venezia: “Disse ‘Ho paura di non sapere ancora come fare cinema’. Ebbene, provo anche io lo stesso. Ogni volta imparo qualcosa di nuovo”.

Di seguito sono riportate tutte le decisioni prese dalla giuria principale, presieduta dal regista di The Holdovers Alexander Payne e che comprende l’attrice e scrittrice brasiliana candidata all’Oscar Fernanda Torres (I’m Still Here), il famoso regista iraniano Mohammad Rasoulof (The Seed of the Sacred Fig), il regista, sceneggiatore e produttore rumeno vincitore della Palma d’Oro Cristian Mungiu (4 Months, 3 Weeks and 2 Days), il regista francese Stéphane Brizé (Out of Season), la regista italiana Maura Delpero (Vermiglio) e l’attore e produttore cinese Zhao Tao (Caught by the Tides).
CONCORSO
Leone d’oro per il miglior film: Father Mother Sister Brother, Jim Jarmusch
Gran Premio della Giuria: The Voice of Hind Rajab, Kaouther ben Hania
Leone d’argento per la migliore regia: Benny Safdie, The Smashing Machine
Premio speciale della Giuria: Sotto le Nuvole, Gianfranco Rosi
Migliore sceneggiatura originale: Valérie Donzelli e Gilles Marchand, À pied d’œuvre
Coppa Volpi per la migliore attrice protagonista: Xin Zhilei, The Sun Rises on Us All
Coppa Volpi per il migliore attore protagonista: Toni Servillo, La Grazia
Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore emergente: Luna Wedler, Silent Friend
Armani Beauty Audience Award: Calle Malaga, Maryam Touzani
LEONE DEL FUTURO
Premio Luigi de Laurentiis per il miglior film d’esordio: Short Summer, Nastia Korkia
ORIZZONTI
Miglior film: En el camino, David Pablos
Miglior regista: Anuparna Roy, Songs of Forgotten Trees
Premio speciale della giuria: Harà Watan, Akio Fujimoto
Miglior attrice: Benedetta Porcaroli, Il Rapimento di Arabella
Miglior attore: Giacomo Covi, Un Anno di Scuola
Miglior sceneggiatura: Hiedra, Ana Cristina Barragán
Miglior cortometraggio: Without Kelly, Lovisa Sirén
CLASSICI DI VENEZIA
Miglior documentario sul cinema: Mata Hari, Joe Beshenkovsky e James A. Smith
Miglior film restaurato: Bashu, the Little Stranger, Bahram Beizai
VENICE IMMERSIVE
Gran Premio della Giuria: The Clouds Are Two Thousand Meters Up, Singing Chen
Premio Speciale della Giuria: Less Than 5gr of Saffron, Négar Motevalymeidanshah
Premio al merito: A Long Goodbye, Kate Voet and Victor Maes
GIORNATE DEGLI AUTORI
GdA Director’s Award: Daroon-E Amir, Amir Azizi
Premio del pubblico: ex-aequo Memory, Vladlena Sandu e A sad and beautiful world, Cyril Aris
Europa Cinemas Label Award: Bearcave, Stergios Dinopoulos e Krysianna B. Papadakis
SETTIMANA DELLA CRITICA
Gran Premio: Straight Circle, Oscar Hudson
Premio del pubblico: Ish, Imran Perretta
Premio Luciano Sovena alla Miglior Produzione Indipendente: Agon, Giulio Bertelli
Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico: Waking Hours, Federico Cammarata e Filippo Foscarini
Premio Circolo del Cinema di Verona come Film Più Innovativo: Straight Circle, Oscar Hudson
Miglior Cortometraggio: Marina, Paoli De Luca
Miglior Regista (Cortometraggio): Festa in famiglia, Nadir Taji
Menzione Speciale (Cortometraggio): El Puti Pèrs, Paolo Baiguera
Premio Centro Nazionale del Cortometraggio: THE PØRNØGRAPHƏR, HARIEL.