Pretty Woman, Richard Gere sul film cult: “Niente chimica con Julia Roberts” e poi racconta la scena del pianoforte
Durante la masterclass a Venezia 81 dedicata alla sua carriera, Richard Gere ha svelato retroscena inediti sul cult movie Pretty Woman.
Pretty Woman, insieme ad Ufficiale e gentiluomo e a American Gigolo, è il film che ha segnato maggiormente la carriera cinematografica di Richard Gere, almeno agli occhi del pubblico. Nel corso di una masterclass, tenutasi durante il Festival del Cinema di Venezia 2024, l’attore ha svelato nuovi interessanti retroscena sulla produzione della rom-com del 1990 diretta da Garry Marshall e capace di scaldare i cuori di diverse generazioni.
Richard Gere svela nuovi retroscena sulla commedia romantica Pretty Woman

Considerata da molti critici come uno dei più grandi successi del proprio genere con un incasso di oltre 460 milioni di dollari, Pretty Woman ha lanciato definitivamente Julia Roberts nell’olimpo delle attrici di Hollywood. “Ci siamo divertiti tanto a fare questo piccolo film senza avere la più pallida idea se qualcuno lo avrebbe visto”, ha dichiarato Richard Gere. Dopo aver rivisto con il pubblico la celebre sequenza del pianoforte, in cui i protagonisti Edward e Vivian si abbandonano alla passione, l’attore ci ha scherzato su: “Evidentemente non c’era chimica fra quei due attori. Anche questo film non lo vedevo da tanto tempo, è una sequenza incredibilmente sexy”.
Ma come è nata la scena del pianoforte in Pretty Woman? Richard Gere ha confessato di aver avuto un ruolo di primo piano. “La scena al piano non era nella sceneggiatura. Non sapevamo se l’avremmo utilizzata ma alla fine è diventata parte integrante del montaggio finale di Pretty Woman. Interpretavo un personaggio che era stato scritto in modo quasi criminale. Fondamentalmente era un abito e un buon taglio di capelli. Garry [Marshall, il regista, ndr] mi ha chiesto: “Secondo te cosa può fare il protagonista durante il suo soggiorno in questo albergo di lusso?”. Di solito questo tipo di persone che viaggiano hanno il jet leg e vagano di notte. Questi alberghi hanno sempre un bar o una sala dove c’è un pianoforte. E così ho cominciato a suonare qualcosa di malinconico, perché raccontava la vita interiore del mio personaggio, la scena è nata così”.