Venezia 73: Caffè di Cristiano Bortone conclude la “tre giorni” dedicata alla Cina.

Sarà il primo film di coproduzione italo-cinese ad uscire nelle sale dei due paesi; è il frutto di una lunga incubazione che riflette l’incontro di due culture ancora ai primi passi nella mediazione dei linguaggi; è Caffè di Cristiano Bortone, evento speciale che conclude la “tre giorni” dedicata alla Cina.

Domani alle Giornate si conclude anche il percorso dei Miu Miu Women’s Tales con il dialogo a tre voci tra Grace Gummer (figlia d’arte di Meryl Streep) Ellie Bamber (PPZ – Orgoglio e pregiudizio e zombie, 2015) Zoey Deutch (Tutti vogliono qualcosa di Linklater, 2015). Ma il ruolo della donna nella società delle immagini rimbalza anche sulla condizione italiana, messa in luce dall’incontro tra le finaliste del Doc/it Women Award e da quello promosso dai 100autori su “Dialogo sull’autorità femminile”.

Venezia 73: Caffè di Cristiano Bortone conclude la “tre giorni” dedicata alla Cina.

Il film in concorso è a sua volta una delle più vibranti storie di donne presentata quest’anno al Lido. Si tratta di Polina, film d’esordio del grande coreografo Angelin Preljocaj che firma la regia insieme alla moglie Valérie Muller. Accanto alla protagonista Anastasia Shevtsova, da non perdere lo speciale cameo tra interpretazione e danza di Juliette Binoche.

La scena delle Giornate degli Autori si apre domani anche al mondo del cortometraggio con due progetti molto diversi tra loro ma entrambi legati al sociale: A girl like you dei pluripremiati Massimo Loi e Gianluca Mangiasciutti (anteprima alla Fondazione Ente dello Spettacolo – Hotel Excelsior – alle ore 10.30) e No Borders di Haider Rashid, accompagnato dal “narratore” Elio Germano in una esperienza multimediale di immersione totale che si può provare dal vivo dalle 11.30 alle Giornate degli Autori. No Borders, infatti, utilizza la tecnologia VR (Virtual Reality) ma piega la meraviglia tecnologica a un tema di crescente sensibilità collettiva come quello dei migranti.

Cristiano Bortone, con il film Caffè ci porta in viaggio attraverso Belgio, Cina a Italia per raccontare tre storie diverse tra loro ma legate dal gusto della bevanda che da il titolo al film. Un immigrato iracheno, nella città belga, a cui viene rubata una caffettiera molto preziosa; il giovane Renzo, in Italia, che viene coinvolto nella rapina in una torrefazione; un brillante manager, in Cina, che scopre che la fabbrica di cui si occupa rischia di distruggere una valle nello Yunnan, la bellissima regione ai confini col Laos.