Venezia 2025, Borgonzoni: “La Mostra non diventi un tribunale ideologico. L’arte non si censura”
Il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni interviene sul dibattito che sta animando la 81esima Mostra del Cinema di Venezia, condannando tentativi di censura basati su opinioni personali. “Trovo francamente assurdo quello che sta accadendo a Venezia. Siamo arrivati al punto che degli artisti pretendono di censurarne altri solo per le loro idee personali. Le opinioni possono piacere o no, possono essere condivisibili o meno, ma l’arte non si censura”, ha dichiarato Borgonzoni in una nota.

Il sottosegretario ha voluto distinguere tra la condanna della violenza e la libertà artistica: “Quello che accade a Gaza è terrificante, come, non dimentichiamolo, lo è stato l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023. Nessuno può pensare che sia giusto che muoiano civili, famiglie, bambini. Ogni vita umana ha lo stesso valore, e chi lo nega, nega il senso stesso della vita”.
“Ma una cosa è condannare la violenza e chiedere la fine della guerra, un’altra è trasformare una mostra internazionale come Venezia in un tribunale ideologico che decide chi può presenziare e chi no. Questo atteggiamento ricorda solo le dittature e rappresenta la deriva del politicamente corretto, che da anni cerca di mettere il bavaglio a chi non si allinea”, ha aggiunto.
Borgonzoni ha citato alcuni casi recenti di dibattito mediatico: “Gal Gadot ha dichiarato più volte di pregare perché questa guerra finisca e che la morte di innocenti, palestinesi o israeliani che siano, è sempre orribile. Gerard Butler è stato criticato per aver partecipato a raccolte fondi a sostegno dell’esercito israeliano. Bene, se qualcuno vuole, lo critichi per questo, ma a Venezia si valuta l’artista. Non si può mettere il veto a un artista perché qualcuno non sopporta la sua opinione, perché oggi è lui, domani può essere uno qualunque di noi”.
Secondo Borgonzoni, l’arte deve rimanere uno spazio di libertà e dialogo: “Chi chiede di censurare dimostra solo paura delle idee diverse, giuste o sbagliate che siano. Lo dico con chiarezza: l’arte non si deve censurare”.
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