Ucraina: l’Academy del Paese chiede all’industria di boicottare film russi

Mentre prosegue la guerra in Ucraina, la Ukrainian Film Academy chiede la rimozione della Russia dalle organizzazioni cinematografiche.

Con il conflitto fra le due nazioni sempre più drammatico, l’Academy ucraina lancia un appello all’industria cinematografica internazionale affinché questa boicotti i film di produzione russa

Il conflitto che si sta attualmente svolgendo fra Ucraina e Russia coinvolge anche il mondo dello spettacolo. Dopo la presa di posizione da parte di molte star nei confronti della guerra, stavolta è l’Academy dello stesso Paese invaso a rivolgere un appello all’industria. La richiesta della Ukrainian Film Academy, che parla ai festival, così come ai produttori e ai distributori, è quella di interrompere qualsiasi tipo di rapporto con i cineasti russi che contribuiscono, con gli introiti fiscali, a finanziare il governo di Mosca.

In un comunicato, l’Academy ucraina ha spiegato che “diversi film sono regolarmente ammessi nei programmi dei maggiori festival cinematografici del mondo e risorse significative sono spese nella loro promozione”. Questo comporterebbe una “diffusione di messaggi di propaganda e fatti distorti”, oltre a rafforzare “la lealtà della cultura russa”, definita dall’associazione come “cultura dello stato aggressore, che ha scatenato in Europa centrale una guerra ingiustificata e senza essere provocata”. Entrando nello specifico, fra le richieste mosse vi sono l’esclusione del Festival cinematografico internazionale di Mosca dalla Federazione internazionale delle associazioni dei produttori cinematografici e l’allontanamento della Russia dalle maggiori organizzazioni di cinema in Europa.

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Non sappiamo se e come risponderà l’industria internazionale a un simile appello, ma nel frattempo sono varie le personalità che, in prima persona, hanno condiviso il proprio sostegno all’Ucraina, fra cui Sean Penn, direttosi nel Paese per girare un documentario sul conflitto.