Tom Hanks contro la polemica sul nepotismo ad Hollywood: “Il mio cognome non significa nulla”

Per Tom Hanks i cosiddetti "figli di" presenti ad Hollywood non rappresentano un problema: ecco il perché!

Nepotismo ad Hollywood? Per Tom Hanks non c’è davvero alcun problema. L’attore, intervistato dal tabloid The Sun per promuovere il suo nuovo film intitolato Non così vicino, ha deciso di dire la sua sulla controversia in corso sui cosiddetti “figli di” nell’industria cinematografica. Il due volte Premio Oscar ha sottolineato che Hollywood ormai non è molto diversa da molte altre attività considerate al giorno d’oggi normali, e che le polemiche sono, quindi, piuttosto futili.

Tom Hanks e il nepotismo ad Hollywood: “Conta solo se hai talento

Tom Hanks; cinematographe.it

“Per me questo è un business familiare. Questo è quello che facciamo da sempre. È ciò con cui sono cresciuti tutti i nostri figli. Se fossimo un’azienda di forniture idrauliche o se gestissimo un negozio di fiori in fondo alla strada, tutti i membri della famiglia a un certo punto contribuirebbero in un modo o nell’altro“, ha dichiarato Tom Hanks. L’attore, in seguito, ha concluso il suo pensiero affermando che è sempre e solo il talento a determinare il futuro di un attore: “Il mio cognome non significa niente, tutte queste cose non hanno importanza, conta solo se hai talento o meno. Il nostro lavoro consiste nel creare un’esperienza vera e autentica per il pubblico.”

Per chi non lo sapesse, Tom Hanks ha due figli attori, Colin e Truman. Avuti da due matrimoni differenti (il primo con l’ex moglie Samantha Lewes, il secondo con la sua attuale moglie Rita Wilson), i due hanno avuto modo di collaborare con il loro papà: Colin ha debuttato come attore in Music Graffiti (film del 1996 scritto, diretto e con protagonista Hanks), mentre Truman ha avuto un piccolo ruolo proprio nell’ultima fatica di suo padre, ovvero Non così vicino.