Tolkien: perché il creatore de Il Signore degli Anelli odiava la Disney

Nei suoi scritti e nelle sue lettere, Tolkien esprimeva spesso la sua preoccupazione per la commercializzazione delle fiabe.

John Ronald Reuel Tolkien, meglio conosciuto come J.R.R. Tolkien, è universalmente celebrato come uno dei più grandi autori di fantasy di tutti i tempi. Tuttavia, molti potrebbero non sapere che Tolkien aveva un forte disgusto per la Disney e le sue produzioni cinematografiche. Questo sentimento risale ai primi giorni del successo della Disney con il film Biancaneve e i sette nani, e si è protratto per tutta la vita dell’autore britannico.

Tolkien: il motivo dell’antipatia nei confronti di Disney

Tolkien Il Signore degli Anelli - cinematographe.it

La sua antipatia per la Disney non era solo una questione di gusti personali, ma aveva radici più profonde nelle sue convinzioni artistiche e morali. Tuttavia, la sua avversione nei confronti della Disney è emersa soprattutto a causa della rappresentazione dei Nani in Biancaneve e i sette nani, che Tolkien trovava offensiva e riduttiva rispetto alle sue stesse creazioni.

Nei suoi scritti e nelle sue lettere, Tolkien esprimeva spesso la sua preoccupazione per la commercializzazione e la semplificazione eccessiva delle fiabe e delle opere letterarie da parte della Disney. Ritenendo, piuttosto, che le storie dovessero mantenere la loro complessità e profondità, anziché essere adattate per un pubblico più giovane e mainstream.

Inoltre, Tolkien aveva una profonda antipatia nei confronti di Walt Disney come individuo, considerandolo un truffatore avido e manipolatore che non metteva passione nelle sue creazioni. Un sentimento perfettamente in linea con il tema della corruzione e dell’avidità presente nei suoi stessi romanzi, come Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.

Le critiche di Tolkien alla Disney non si limitavano solo ai suoi film, ma includevano anche le pratiche commerciali e artistiche dello studio. L’autore era fermamente convinto che le opere della Disney fossero “irrimediabilmente corrotte” e che il suo stile e le sue influenze dovessero essere evitati a tutti i costi, provando quindi una vera e propria antipatia nei suoi confronti.

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