Thor: Love and Thunder e il fisico di Natalie Portman: “mi è stato chiesto di diventare il più grande possibile”

"Mi è stato chiesto di diventare il più grande possibile. Questa è una sfida incredibile, e anche un nuovo stato d’animo come donna", commenta l'attrice

Natalie Portman, celebre attrice e produttrice israeliana, ha rivelato che durante le riprese di Thor: Love and Thunder – il quarto film della saga di Thor in cui le avventure del dio norreno si intrecceranno a quelle dei Guardiani della Galassia – il regista Taika Waititi le ha domandato di essere “il più grande possibile” per interpretare questa nuova supereroina. Sfida che la Portman ha abbracciato con piacere, traendo “notevoli benefici anche come donna” come lei stessa ha confessato. Incredibile che questa attrice, tra le più brave della sua generazione, serbi ancora una tale umiltà e così tanta voglia di imparare e mettersi in gioco, dopo una carriera tanto brillante e con all’attivo un premio oscar come migliore attrice protagonista ne Il cigno nero, film del 2010 diretto da Darren Aronofsky.

L’attrice ha definito il suo ruolo nel nuovo capitolo dedicato a Thor in contrasto con quell’interpretazione che le è valsa un Oscar. Una sfida diversa da quella che ha affrontato ben 12 anni fa e che l’ha portata ad allenarsi duramente per 10 mesi con un personal trainer, al fine interpretare The Mighty Thor. “In Black Swan, mi è stato chiesto di diventare la più piccola possibile”, ha raccontato Portman a Variety. “Qui mi è stato chiesto di diventare il più grande possibile. Questa è una sfida incredibile, e anche un nuovo stato d’animo come donna”.

Per Thor: Love and Thunder Natalie Portman si è dovuta mettere in gioco

Natalie Portman Love and Thunder Cinematographe.it

È stata una rivelazione per lei, perché stato come uscire dal suo stesso elemento: “Per avere questa sembianza ed essere vista come grossa, ti rendi conto che è così diverso camminare per il mondo in questo modo” e ha aggiunto “quando sei piccola – e credo che derivi dal fatto che ho iniziato a recitare da bambina – molte volte mi sento giovane e piccola, il tipo di persona da pacche sulla testa. E questo mi porta a vedermi e a presentarmi così”.

L’attrice risponde, inoltre, alle numerose recensioni e critiche che ha ricevuto questo film, che uscirà nei cinema il 6 luglio: “No, non mi hanno disturbata. Voglio dire, ce l’ho fatta anche con The Professional [thriller del 1994 di Luc Besson, conosciuto come Leon in Europa]. È stato massacrato dalla critica e ora è amatissimo. Quel film e Star Wars sono due esempi di film che quando sono usciti, ho pensato: ‘Oh, mio ​​Dio, sarà un disastro’ e poi, 20 anni o 30 anni, dopo li si ama conclude Natalie Portman.