The Voice of Hind Rajab, il film voce di Gaza riceve 24 minuti di applausi a Venezia 82: è record!
Accoglienza record per The Voice of Hind Rajab al Festival di Venezia 2025: il film ha ricevuto ben 24 minuti di applausi dopo la proiezione.
The Voice of Hind Rajab, il film scritto e diretto dalla regista tunisina Kaouther Ben Hania, entra di diritto nella storia del Festival di Venezia. Incentrato sulla scioccante storia della bambina palestinese di 6 anni uccisa dall’esercito israeliano a Gaza mentre era intrappolata in auto insieme a dei familiari, il lungometraggio è stato accolto da un’ovazione da record, mai vista nella storia di tutta la kermesse: ben 24 minuti di applausi ininterrotti, con l’intera Sala Grande in piedi e visibilmente commossa.
The Voice of Hind Rajab riceve un standing ovation da record al Festival di Venezia 2025

Durante i 24 minuti di applausi, non sono mancati momenti di grande emozione. Il cast di The Voice of Hind Rajab si è stretto in un lungo braccio, mentre dal pubblico si sono levati cori al grido di “Free, Free Palestine“. Ad un certo punto, l’attore Motaz Malhees ha preso in prestito una bandiera palestinese dal pubblico, sollevandola emozionato sempre tra gli applausi scroscianti di tutta la Sala Grande.
#TheVoiceOfHindRajab star Motaz Malhees holds up a Palestinian flag during the 23-minute-plus ovation for the film in Venice, and the crowd chants, “Free Palestine” pic.twitter.com/69Pv2zNPQ1
— Deadline (@DEADLINE) September 3, 2025
Durante la conferenza stampa di questa mattina, l’attrice Saja Kilani si è resa protagonista di un appello. “Questo film non è un’opinione, ma la realtà. La voce di Hind Rajab è una delle migliaia di voci dei bambini uccisi a Gaza. È la voce di ogni figlia e ogni figlio che ha il diritto di sognare e di vivere con dignità. Tutto questo è stato loro portato via. La vera domanda è: com’è stato possibile che una bambina ci chiedesse di essere salvata? Nessuno può vivere in pace quando i bambini ci chiedono aiuto. Dobbiamo chiedere giustizia per l’umanità intera e per il futuro di ogni bambino. Adesso basta“.