The Smashing Machine, Dwayne Johnson verso il suo primo Oscar?
The Smashing Machine per Johnson rappresenta la prova d’attore che potrebbe spalancargli le porte della stagione dei premi.
Dwayne Johnson ha grosse possibilità di vincere il suo primo Premio Oscar. La standing ovation a Venezia per The Smashing Machine, il film che gli ha regalato l’opportunità di cimentarsi in un ruolo drammatico, e la risposta da parte della critica specializzata, sono solamente due degli indizi che sembrano indicare una stagione dei premi fruttuosa per l’attore.

Potrebbe essere la svolta della carriera per Dwayne Johnson. L’ex “The Rock”, oggi 53enne e star di blockbuster come Fast and Furious, Black Adam e Jumanji, ha conquistato il Festival di Venezia con la sua interpretazione di Mark Kerr, celebre lottatore degli anni ’90, nel film The Smashing Machine.
Alla première di lunedì sera, la Sala Grande del Lido si è trasformata in un tripudio di emozioni: 15 minuti di applausi ininterrotti, con Johnson in lacrime, abbracciato dal regista Benny Safdie e dalla co-protagonista Emily Blunt. A piangere, commosso, anche lo stesso Kerr, presente in sala. Un’accoglienza che ha ricordato quella riservata a Brendan Fraser con The Whale, che segnò l’inizio del suo percorso fino all’Oscar.
Il film, prodotto da A24, mostra un Johnson irriconoscibile, trasformato da protesi e un’intensa preparazione fisica per incarnare l’ex campione UFC, un uomo combattuto tra successi sportivi e demoni personali. “Sono arrivato a un punto della mia carriera in cui voglio spingermi oltre i miei limiti. Voglio fare film che contino, che parlino di umanità, di dolore e di resilienza”, ha dichiarato l’attore.
Il debutto alla regia in solitaria di Benny Safdie (già co-autore con il fratello Josh di cult come Good Time e Uncut Gems) aggiunge un ulteriore strato di curiosità intorno al progetto. Per Safdie, noto per il suo cinema crudo e senza compromessi, The Smashing Machine è la prima regia indipendente; per Johnson, invece, rappresenta la prova d’attore che potrebbe spalancargli le porte della stagione dei premi.
Accanto a lui, Emily Blunt interpreta Dawn Staples, compagna di vita e di lotta di Kerr: un sodalizio sullo schermo che rievoca la loro precedente collaborazione in Jungle Cruise, ma qui in un registro totalmente diverso, drammatico e intimista.
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