Taormina Film Fest 2020: i premi finali della 66ª edizione

Ecco i vincitori della 66ª edizione edizione del Taormina Film Fest, diretto per la prima volta da Leo Gullotta e Francesco Calogero.

A 66ª edizione conclusa, ecco tutti i premiati del Taormina Film Fest 2020. Il Cariddi d’oro per il miglior film va al danese Onkel di Frelle Petersen

Si è ormai conclusa, con grande successo di pubblico, la 66ª edizione del Taormina Film Fest, diretto per la prima volta da Leo Gullotta e Francesco Calogero. Il festival, uno dei primi a riprendere dopo l’emergenza COVID-19, è stato prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia, sotto il patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo.

Una variegata programmazione in Sala A del Palazzo dei Congressi di Taormina, ha ospitato giornalmente le proiezioni del Concorso internazionale di opere prime e seconde, mentre il palinsesto online ha offerto una più ricca programmazione, corredata da una striscia quotidiana di approfondimento con documenti video, immagini di archivio, suggestive riprese e interventi di ospiti, a narrazione di un festival solo in parte virtuale. Prestigiosi e internazionali gli ospiti del festival, premiati per le rispettive carriere. In primis, il tre volte Premio Oscar, il Direttore della Cinematografia Vittorio Storaro, insignito del Cariddi d’Oro alla Carriera, quindi la giornalista Laura Delli Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, del SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani e dei Nastri d’Argento, insignita del Taormina Arte Award, insieme al celebre attore statunitense Willem Dafoe e all’attore danese star della serie Il Trono di Spade, Nikolaj Coster-Waldau.

Il Cariddi d’oro per il miglior film quest’anno è andato a Onkel di Frelle Petersen. Il premio per il Miglior Attore protagonista va a Ruscen Vidinliev nel film 18% Grey, “per un’interpretazione delicatamente intimista che accompagna il pubblico alla scoperta di un viaggio di crescita e di riscatto”. Infine, il premio per la Migliore Attrice Protagonista va ad Astrid Bergès-Frisbey nel film L’Autre, “per aver interpretato in modo realistico e sentito il dolore e il tormento della perdita, coinvolgendo lo spettatore in un percorso introspettivo e onirico”.

Due le menzioni speciali: The Forgotten di Daria Onyshchenko per “essere riuscito a raccontare le contraddizioni e le sofferenze di un territorio occupato in una realtà politica attuale poco conosciuta ma incredibilmente vicina” e The nose or the cospiracy of Mavericks di Andrey Khrzhanovsky per “il modo originale e dinamico in cui musica, teatro, letteratura e animazione riescono a descrivere un periodo storico di forte censura e persecuzione artistica in Russia”.