Sylvester Stallone e quell’infortunio in Rocky 2 che ha messo in pericolo la sua carriera

Il risultato della decisione di Sylvester Stallone è stato il successo straordinario di Rocky II, uscito nelle sale nel giugno del 1979.

Sylvester Stallone ha condiviso un racconto su ciò che ha affrontato durante le riprese di Rocky II, rivelando un infortunio che avrebbe potuto porre fine alla sua carriera e al franchise di boxe, che aveva appena iniziato a decollare.

Sylvester Stallone: “Sono andata a casa e ho pensato che la mia carriera fosse finita”

Sylvester Stallone Rocky - cinematographe.it

Parlando nello speciale di TMZ Arnold & Sly: Rivals, Friends, Icons, Sylvester Stallone ha svelato che circa un mese e mezzo prima delle riprese di Rocky II, si è strappato il muscolo pettorale durante un allenamento con il bodybuilder Franco Columbu.

“Mi sono strappato il pettorale dall’osso. Voglio dire, ha fatto veramente male. L’ho sentito strapparsi”, ha ricordato Sylvester Stallone, descrivendo l’incidente che ha minacciato la sua partecipazione al film e la sua intera carriera. “Vado a casa. Sento che la mia carriera è finita. Dovrei iniziare Rocky II, dirigerlo, tutto in un mese e mezzo”.

Tuttavia, anziché arrendersi, Sylvester Stallone ha trovato una soluzione al suo dilemma. Non potendo utilizzare il braccio sinistro ferito, ha deciso di adattare la trama del film, facendo sì che il personaggio di Rocky Balboa combattesse con la mano destra. Questo cambiamento improvviso ha portato alla necessità di introdurre il tema della perdita della vista nel personaggio di Rocky, un dettaglio che all’inizio potrebbe sembrare illogico, ma che ha permesso a Stallone di continuare a girare il film nonostante l’infortunio.

“Completamente illogico”, ha ammesso Stallone riguardo al colpo di scena. “Ma ho detto: ‘Non interromperò il film solo per questo.’ E, essendo stato un brutto infortunio… ho cambiato braccio”.

Il risultato della decisione di Sylvester Stallone è stato il successo straordinario di Rocky II, uscito nelle sale nel giugno del 1979. Il film ha incassato 200 milioni di dollari al botteghino mondiale, diventando il terzo film di maggior incasso dell’anno.

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