Sylvester Stallone e la sofferenza per il figlio autistico: “fino ai due anni fa andava tutto bene”

Padre di cinque figli, tra cui Sage – scomparso nel 2012 a 36 anni per un infarto causato da un’overdose – Sylvester Stallone ha vissuto molti momenti difficili

Sylvester Stallone, icona del cinema d’azione e protagonista di celebri saghe come Rocky e Rambo, ha condiviso con i fan un momento difficile legato alla diagnosi di autismo del figlio Seargeoh, avvenuta quando il bambino aveva appena due anni.

Nonostante la riservatezza con cui ha sempre protetto la sua famiglia, Sylvester Stallone non ha mai nascosto l’amore per i figli

Sylvester Stallone - cinematographe.it

In una toccante intervista rilasciata negli anni ’90 e ripresa recentemente dalla stampa, l’attore ha raccontato la sua reazione di fronte alla notizia: “Mio figlio era perfettamente normale fino ai due anni, e un giorno ha iniziato a diventare sempre più reticente, riservato, rifiutando qualsiasi tipo di affetto. Lo abbiamo portato dal medico e ci hanno detto: ‘È autistico’. E io ho risposto: ‘Dev’esserci un errore, non può essere’”.

Sylvester Stallone, oggi 78 anni, ha spiegato quanto questa esperienza abbia influito sulla sua vita personale e professionale. “È sempre con te, ed è un vuoto che non verrà mai colmato. È una di quelle cose che ti cambiano per sempre. Ti chiedi se hai sbagliato qualcosa, se è colpa tua. Poi, a volte, provi a essere filosofico, ma il dolore resta.”

Padre di cinque figli, tra cui Sage – scomparso nel 2012 a 36 anni per un infarto causato da un’overdose – Sylvester Stallone ha vissuto molti momenti difficili nonostante il successo ottenuto sul grande schermo. La diagnosi di Seargeoh è stato per lui un punto di svolta umano, più ancora che professionale. “L’ultima volta che sono davvero crollato è stato quando al mio secondo figlio è stato diagnosticato l’autismo. È stato un momento devastante, il dolore più grande che abbia mai provato.”

L’attore ha anche ricordato come questa esperienza lo abbia reso meno tollerante verso chi, pur avendo salute e possibilità, rinuncia a impegnarsi: “Mi ha reso impaziente con le persone che hanno tutto e poi si arrendono. Penso: ci sono bambini che darebbero qualsiasi cosa per avere quello che avete, e voi lo state sprecando”.

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