Sucker Punch: Zack Snyder parla di un possibile Director’s Cut

Il film, in particolare, scritto dallo stesso Snyder con Steve Shibuya, ha un cast quasi interamente al femminile.

Sucker Punch è un lungometraggio diretto, scritto e prodotto da Zack Snyder, noto cineasta americano che ha lavorato in passato nel mondo DC gestendo interamente l’universo Detective Comics, occupandosi anche di titoli del calibro de L’alba dei morti viventi (2004), 300 (2007), Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani (2010) e molti altri ancora. Tra i lungometraggi proprio di Snyder, c’è uno in particolare che è finito in realtà nel dimenticatoio ovvero Sucker Punch, arrivato nelle sale italiane nel 2011. Un progetto che ha visto un cast interamente al femminile e che ha proposto un’avventura, di stampo fumettistico, davvero particolare.

Sucker Punch è arrivato nelle sale italiane il 25 marzo 2011

Sucker Punch - Cinematographe

Il film-maker statunitense, di recente, è tornato a parlare proprio di questo lungometraggio, in una recente intervista per Letterboxd, raccontando, più nel dettaglio, di una Director’s Cut che forse vedremo in futuro, spiegando come la trama doveva cambiare (e anche il finale).

“Anche Brasil ha avuto una grande influenza sul film. Direi che quei tre film davvero – Brazil, Frances e All That Jazz sono stati davvero le principali influenze del film. Non sono mai riuscito a fare il director’s cut. Ho ancora intenzione di farlo prima o poi. Ma nel finale originale, quando Babydoll è sulla sedia nel seminterrato con Blue – è già stata lobotomizzata – quando il poliziotto le illumina la luce, il set va in pezzi e lei si alza e canta una canzone sul palco. Lei canta, ‘Ooh, bambina, le cose diventeranno più facili’. Blondie, e tutte le persone che sono state uccise, si uniscono ed è l’idea che in un modo strano, anche se è lobotomizzata, è una specie di bloccato in questo ciclo infinito di vittoria euforica. Stranamente non è ottimista e ottimista allo stesso tempo. Questo è più o meno quello che era il tono alla fine. L’abbiamo testato e lo studio ha pensato che fosse troppo strano, quindi l’abbiamo cambiato. La voce fuori campo è stata scritta da Richard Bach. Lui e io l’abbiamo preso a calci. La versione originale non ha alcuna voce fuori campo, perché doveva essere più interpretativa, sai?”

Leggi anche Sucker Punch: recensione del film di Zack Snyder