Star Wars: Roger Guyett parla dell’idea della clonazione di Palpatine

J.J. Abrams avrebbe voluto far tornare l'Imperatore Palpatine in Star Wars: Il risveglio della Forza utilizzando il retroscena della clonazione

In un’intervista Roger Guyett spiega che J.J. Abrams voleva riportare indietro Palpatine per rivelare che non fosse completamente distrutto

Quando i fan hanno visto il primo trailer di Star Wars: L’ascesa di Skywalker, sono rimasti scioccati nell’apprendere il ritorno dell’Imperatore Palpatine, apparentemente ucciso durante gli eventi di Star Wars: Il ritorno dello Jedi, ma il supervisore degli effetti visivi Roger Guyett conferma che regista J.J. Abrams in precedenza aveva voluto riportare il personaggio in Star Wars: Il risveglio della Forza, spiegando come le tecniche di clonazione avessero portato al suo ritorno.

Guyett ha dichiarato:

[L’attore] Ian [McDiarmid] era una parte così importante dei film originali. J.J. voleva riportarlo indietro per rivelare che Palpatine non era completamente distrutto ne [Il risveglio della Forza]. Ha creato un clone di se stesso e, con l’aiuto dei lealisti Sith, si è ricostruito in uno stato frammentato e instabile. Quando Kylo incontra lui, Palpatine non è completamente formato, e si affida a tubi e meccanici, muovendosi in questo laboratorio Sith su un meccanismo progettato da Kevin Jenkins. Ha lo spirito dei Sith, ma è intrappolato in un corpo che è incompleto.

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Oltre a questa recente intervista, il debutto del romanzo del film questo weekend aggiunge ulteriori prove alla teoria della clonazione che i fan hanno evocato. Nel libro della scena in cui Kylo Ren incontra Palpatine su Exegol si legge:

“Tutte le fiale erano vuote di liquido tranne una, che era quasi esaurita”. Kylo scrutò più da vicino. Aveva visto anche questo apparato prima, quando aveva studiato le guerre dei cloni da ragazzo. Il liquido che scorreva nell’incubo vivente davanti a lui stava combattendo una battaglia persa per sostenere la carne putrida dell’Imperatore.